Mdp in rotta col governo: lascia viceministro Bubbico

Il Def spacca la sinistra. Speranza: "Non mi sento più nellla maggioranza". E il viceministro dell'Interno si dimette

Mdp in rotta col governo: lascia viceministro Bubbico

Il Def spacca la sinistra e il governo. Il Movimento democratico popolare di Bersani e Speranza ha infatti deciso di rompere del tutto con la maggioranza. Portando il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico a rimettere il mandato "per coerenza con le posizioni annunciate dal partito".

Alla vigilia del doppio voto al Senato sui saldi dei conti pubblici e sul Def, infatti Mdp ha confermato la sua posizione. "Abbiamo chiesto al governo una svolta sulle questioni sociali in modo particolare sulla sanità, uno sforzo sul diritto allo studio e sul mercato del lavoro. La relazione di Padoan oggi è stata insufficiente" rispetto alle richieste di Mdp, per questo "i gruppi di Camera e Senato all'unanimità hanno deciso di non votare la relazione" mentre "per senso di responsabilità hanno deciso di votare a favore dei saldi dei conti pubblici", ha dichiarto Roberto Speranza, coordinatore nazionale di Articolo 1-Mdp.

La linea decisa da Mdp sul Def "segna la relazione politica con questo governo. In questo momento non mi sento più politicamente dentro la maggioranza", ha aggiunto Speranza. "Il nostro è un voto di responsabilità perché altrimenti scatterebbero le clausole di salvaguardia con la conseguenza di far aumentare l'Iva e questo ricadrebbe sui ceti più deboli. Spero che il governo cambi rotta, si è sempre in tempo per dare segnali".

Parole che alla fine hanno portato alle dimissioni del viceministro dell'Interno Filippo Bubbico che ha deciso di rimettere il mandato nelle mani di Paolo Gentiloni.

Sinistra italiana invece voterà un doppio no. La nota di aggiornamento al Def "è un documento vacuo, un'occasione mancata, un pannicello caldo" che "non rilancia gli investimenti" e non sostiene l'occupazione.

Per questi e altri motivi SI ha fatto sapere che voterà contro le risoluzioni della maggioranza e auspica "che anche le altre forze politiche che hanno condiviso questo percorso in questi mesi si schierino contro l'approvazione".

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