Dieci milioni di contagi e oltre 230mila vittime. Così il coronavirus ha stravolto la campagna

Trump ha sminuito il virus, poi lo ha preso e superato. E boccia i lockdown

Dieci milioni di contagi e oltre 230mila vittime. Così il coronavirus ha stravolto la campagna

Ha cominciato sminuendo, sostenendo che il Covid sarebbe sparito un giorno, «come per miracolo». Ed era febbraio. Ha finito gridando al mondo: «Sono immune». Come quel Superman di cui avrebbe voluto vestire i panni dopo aver sperimentato con successo la potentissima cura sperimentale che gli ha consentito di lasciare l'ospedale e riprendere la campagna elettorale a metà ottobre. Intanto, mentre l'America aspetta col fiato sospeso di vedere chi la spunterà alle urne, nelle «elezioni più importanti della storia americana», Donald Trump annuncia di prevedere l'approvazione di un nuovo vaccino contro il coronavirus «nel giro di un paio di settimane». È la prova che Usa 2020 non è solo un referendum su Trump e sul futuro dell'America. Queste elezioni sono anche un referendum sul Covid. Non è un caso che la candidata democratica alla vicepresidenza, Kamala Harris, a urne aperte, durante il comizio di chiusura nella cruciale Pennsylvania, abbia avuto gioco facile ad attaccare: «Sulla lotta alla pandemia abbiamo assistito al fallimento più grande di un'amministrazione presidenziale nella storia d'America».

I numeri parlano chiaro ma la politica è un'altra cosa. Ed è su questo che si gioca «il referendum sul Covid». Trump intende trasformare il punto debole della sua corsa alla Casa Bianca - la lotta al Covid-19 - in un punto di forza. Una crociata per la libertà, soprattutto quella economica. A favore di commercianti e imprenditori al collasso. E contro la paura. Perché in effetti se da una parte c'è il drammatico assalto del virus agli Stati Uniti, dall'altra c'è il disastro economico per le chiusure causa coronavirus, che rischiano di provocare «innumerevoli vittime», avverte The Donald.

Gli Stati Uniti continuano a registrare mille decessi al giorno e sono ormai a 231.227 morti in totale. Nelle ultime ore sono stati 80mila i nuovi contagi, su un totale di casi che sfiora ormai i 10 milioni. E le minimizzazioni di Trump non hanno certo aiutato a frenare la diffusione. Il presidente si è fatto vedere con la mascherina sul volto solo a fine campagna elettorale e prima del suo contagio non ha smesso di ridicolizzare il rivale Joe Biden per il solo fatto di indossarla spesso. Uno studio dell'Università di Stanford sostiene che gli incauti comizi del presidente, senza distanziamento e senza protezione, abbiano causato probabilmente più di 30mila contagi e 700 morti. Eppure la linea di Trump è chiara: «I lockdown di Biden causeranno molti morti». Se l'economia si ferma per paura del virus, il virus ha già vinto e farà parecchie altre vittime.

Un ragionamento che spiega perché, quando a febbraio parlò con il Pulitzer Bob Woodward, il presidente ammise di conoscere la pericolosità del Covid ma di averla sminuita: «Per non creare il panico». Un'affermazione coerente con la filosofia di Trump. Che ora attende di capire cosa ne pensano gli americani. Sulla sua presidenza. E sulla lotta al Covid.

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