«La mia determinazione è solo più forte dopo un altro attentato alla mia vita. Il 5 novembre renderemo l'America ancora grande». Donald Trump, all'indomani del secondo tentato assassinio, parte al contrattacco e si scaglia contro Kamala Harris e Joe Biden. «La loro retorica sta facendo sì che mi sparino addosso», tuona il tycoon in un'intervista a Fox News, sostenendo che l'attentatore «ha agito sull'onda di un linguaggio altamente incendiario da parte dei democratici. Credeva alla retorica di Biden e Harris e ha agito di conseguenza». L'ex presidente ricorda le loro parole quando lo hanno definito una «minaccia per la democrazia», mentre loro raccontano agli americani di essere i leader dell'unità, e invece «sono l'opposto, sono loro la vera minaccia e quelli che vogliono distruggere il nostro paese. Si chiama nemico interno».
A differenza di luglio, quando in seguito al tentato omicidio al comizio in Pennsylvania in cui è rimasto ferito ha invocato (inizialmente) pace ed unità, ora Trump non perde tempo e rilancia la teoria sostenuta dal popolo Maga che accusa i dem di mettere in pericolo la sua vita proprio perché viene definito «una minaccia per la democrazia». Poche ore dopo l'incidente al golf club in Florida è il capo della sua campagna, Chris LaCivita, a ribadire il messaggio, mentre l'ex inquilino della Casa Bianca invia un'email ai sostenitori per chiedere nuove donazioni. «Ci sono persone in questo mondo che faranno di tutto per fermarci - afferma - Non smetterò di lottare per voi». Biden, intanto, ripete che «non c'è posto per la violenza politica o per qualsiasi tipo di violenza nel nostro paese», mentre Harris si definisce «profondamente turbata dal possibile tentato assassinio di Trump», e riafferma: «Voglio essere chiara, condanno la violenza politica. Dobbiamo far tutti la nostra parte per assicurare che questo incidente non porti a maggiore violenza». Secondo quanto riportano alcune fonti, per la campagna della vicepresidente quanto avvenuto «non significa nulla politicamente» e certamente non viene visto come un potenziale cambiamento della traiettoria della corsa. In realtà, dopo il secondo tentato assassinio in due mesi contro il rivale, la candidata democratica deve calibrare con attenzione gli attacchi a Trump, per evitare che eventuali accuse di diffondere odio e divisione si trasformino in un boomerang. Intanto il presidente uscente, Joe Biden sostiene che il «Secret service ha bisogno di più aiuti».
Sul fronte delle indagini, lo sceriffo della contea di Palm Beach, Ric Bradshaw, spiega che il sospetto attentatore Ryan Routh non ha sparato neanche un colpo all'ex presidente. Gli inquirenti si concentrano sul 58enne e su come sapesse dove si trovava il candidato repubblicano. Il programma giornaliero di Trump non è più pubblico da quando ha lasciato la Casa Bianca, e solo saltuariamente ha i giornalisti al seguito. Il timore, secondo fonti riportate dai media, è quello di un talpa interna alla sua squadra. L'ipotesi migliore invece è che Routh sia solo stato fortunato a trovarsi nel posto giusto (pare che abbia circolato intorno al golf club per 12 ore). Intanto nuove polemiche sono scoppiate per l'ultimo post di Elon Musk in cui ha scritto: «E nessuno sta cercando di assassinare Biden/Kamala...
», allegando un emoji con la faccia interlocutoria. Poco dopo, tuttavia, il proprietario di X ha cancellato il messaggio, e ha affermato: «Le battute sono molto meno divertenti se non si conosce il contesto e il testo viene semplicemente riportato».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.