Il dramma di Gabriele morto all'intervallo a scuola. Perdeva sangue dalla bocca

Il piccolo, 10 anni, ha mangiato qualcosa poi si è accasciato. Aperta un'inchiesta

Il dramma di Gabriele morto all'intervallo a scuola. Perdeva sangue dalla bocca
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Una tragedia ha scosso ieri mattina una scuola primaria di Quarto Flegreo, un comune in provincia di Napoli dove un bambino è morto durante l'intervallo senza che i soccorritori potessero fare qualcosa per salvarlo. Tutti i tentativi di rianimarlo purtroppo si sono rivelati inutili.

È accaduto nell'istituto elementare «Borsellino» di via Crocillo, nella zona Flegrea. Il dramma a metà mattinata, quando a ricreazione il piccolo si è improvvisamente accasciato, cadendo per terra dopo aver perso conoscenza. Si chiamava Gabriele Abruzzese e aveva dieci anni. L'ipotesi è che sia stato colto da un malore fatale, ma per accertare le cause del decesso - data la morte improvvisa e la giovane età della vittima - la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo.

L'intervento del 118 è stato tempestivo, i sanitari hanno cercato in ogni modo di salvare il bambino praticandogli per 45 minuti le manovre di respirazione cardiopolmonare. Il magistrato ha disposto il sequestro della salma, che è stata trasferita all'obitorio, dove nei prossimi giorni verrà effettuata l'autopsia per accertare le cause della morte. Sotto choc i compagni di classe che hanno assistito al malore, anche se nei momenti concitati dei soccorsi sono stati fatti allontanare per non traumatizzarli ulteriormente. Per loro e il personale scolastico è stato attivato il supporto psicologico.

La lezione era finita da poco per la consueta pausa merenda quando Gabriele si è sentito male. Sembra che anche lui, come gli altri alunni, avesse mangiato qualcosa. All'improvviso si è sentito male e ha cominciato a perdere sangue dalla bocca, poi è svenuto. La maestra ha chiamato subito l'ambulanza e anche i genitori del bambino, che si sono precipitati a scuola senza immaginare che di lì a poco la loro vita sarebbe stata stravolta per sempre. C'erano anche loro, in preda alla disperazione, mentre il personale del 118 provava le manovre rianimatorie sul piccolo. Tentativi lunghissimi e disperati, che purtroppo non sono serviti a fare riprendere Gabriele.

Sul posto, insieme al pm di turno, è intervenuto il medico legale che ha effettuato una prima ricognizione cadaverica escludendo che la causa del decesso possa essere stata un'asfissia, come si era pensato in un primo momento. Anche se si avranno certezze solo con l'esame autoptico, che verrà effettuato nei prossimi giorni. L'inchiesta dovrà ricostruire la storia clinica del bambino per escludere patologie pregresse che potrebbero avere determinato un malore improvviso o eventualmente accertare se avesse ingerito qualcosa.

«È una tragedia che ha colpito molto la nostra comunità», ha commentato Antonio Sabino, sindaco di Quarto, che ieri è stato dai familiari del piccolo Gabriele per testimoniare la vicinanza umana e istituzionale di tutti i

cittadini. «Stiamo seguendo con le nostre assistenti sociali l'intera vicenda - ha aggiunto - anche perché si sono vissuti momenti drammatici all'interno di una scuola, davanti a tanti bambini compagni di classe di Gabriele».

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