Due focolai, c'è un caso Roma. Paura nel palazzo "okkupato"

Garbatella, 9 altri positivi dopo la famiglia peruviana Preoccupano le scarse condizioni igieniche dell'edificio

Due focolai, c'è un caso Roma. Paura nel palazzo "okkupato"

Quasi come fosse invidiosa della eterna rivale Milano, per alcuni mesi più al centro della pandemia, Roma si sta dando da fare per recuperare un po' di visibilità ora che l'emergenza coronavirus sta scemando in tutto il Paese. Due sono i focolai capitolini che preoccupano: a quello dell'Irccs San Raffaele Pisana angustia le autorità sanitarie da qualche giorno ma si svolge in un contesto consueto e con un protocollo ormai consolidato, si aggiunge ora quello scoppiato in un palazzo occupato della Garbatella, alla periferia Sud della città, che affonda nella pancia della Roma abusiva, marginale, in cui le condizioni igieniche sono spesso un'utopia.

Il palazzo «rosso» si trova in piazza Attilio Pecile, in una zona di Roma che si può definire Garbatella anche se non è proprio la parte più modaiola di un quartiere che ha vissuto negli ultimi decenni il fenomeno della «gentrificazione» ma a qualche centinaia di metri di distanza. Questa è una Roma senza gloria, dove è possibile che un palazzone di otto piani sia da sette anni occupato da decine di famiglie secondo una strategia aggressiva orchestrata dai movimenti per il diritto alla casa che nel 2013 visse una stagione intensa soprannominata «tsunami». Qui, dove vivono 107 persone, l'allarme è scattato quando il figlio più piccolo di una famiglia peruviana, di sette mesi, è risultato positivo al coronavirus ed è stato rivocerato al Bambino Gesù di Polidoro. Poi anche gli altri tre componenti della famiglia - padre, madre e l'altro figlio - sono risultati positivi. Sono scattati i controlli e ieri sono emerse nove nuove positività. Ma non sono ancora disponibili tutti i risultati, quindi i numeri potrebbero essere maggiori. Tutti i positivi «sono stati trasferiti presso altre strutture dedicate», mentre coloro i quali vivono in appartamenti privi di servizi igienici sono stati trasferiti nei cosiddetti Covid-hotel. Gli altri sono in quarantena nel palazzo, ora presidiato dalle forze dell'ordine. Il municipio VIII insieme alla Croce Rossa e alla Protezione Civile ha organizzato un servizio di consegna della spesa e dei beni di prima necessità per i «prigionieri» di piazza Pecile.

A margine del focolaio della Garbatella c'è anche una polemica politica, con gli esponenti della Lega Simona Baldassarre, europarlamentare, Simone Foglio e Andrea Baccarelli, consiglieri nell'VIII municipio, che chiedono l'intervento immediato del sindaco Raggi e del Prefetto di Roma «affinché garantiscano la sicurezza nello stabile e nel quartiere. Roma non può avere zone franche come queste, dove albergano illegalità e insicurezza, sociale e sanitaria. Focolai come questi possono mettere a rischio, in poche ore, la salute di tantissimi concittadini».

Il secondo cluster romano è quello dell'Irccs San Raffaele nel quartiere periferico della Pisana. Ieri sono stati contati cinque nuovi contagi collegabili alla struttura, due dei quali riguardanti tecnici Rai del centro di Saxa Rubra, che portano il bilancio parziale a 104 contagi totali e cinque morti. «Bisogna mantenere alta l'attenzione», dice l'assessore alla Salute Lazio Alessio D'Amato, che però aggiunge che il focolaio «è sotto controllo e sembra rallentare». Ieri 64 pazienti dei reparti di medicina e riabilitazione cardiologica e respiratoria sono stati trasferiti presso altre strutture ospedaliere. L'indagine epidemiologica sul cluster San Raffaele Pisana viene eseguita a ritroso a partire dal 1° di maggio e la Asl Roma 3 sta chiamando i pazienti dimessi dalla struttura presso i «drive thru» per effettuare i test sierologici.

Oltre al numero verde 800118800 la Asl Roma 3 ha messo a disposizione il numero 3336106975 contattando il quale i pazienti dimessi dal 1° di maggio e i loro contatti stretti potranno avere tutte le informazioni necessarie.

Ieri nel Lazio si sono verificati 16 casi, dei quali quattordici riferibili ai due focolai e solo due estranei.

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