E Fico si scaglia contro Salvini: "Basta paragonarmi a Boldrini"

Duro affondo di Fico contro il ministro dell'Interno. E il presidente della Camera vuole la modifica del dl Fiscale

E Fico si scaglia contro Salvini: "Basta paragonarmi a Boldrini"

Che i due non siano proprio l'uno l'alleato ideale dell'altro non è certo oggi che lo si scopre. Anima sinistra del Movimento uno, "sovranista" convinto l'altro. Salvini e Roberto Fico continuano a beccarsi a distanza e l'occasione della "crisi" di governo sulla "manina" sul decreto fiscale è diventata l'occasione perfetta per rinfocolare lo scontro.

A lanciare il sasso è il presidente della Camera. "Salvini mi invita a fare il presidente della Camera? Se Salvini vuole parlare con me e avere risposte, deve farlo sui contenuti, senza dire 'faccia il presidente della Camera o che assomiglio a Fini a destra e a Boldrini a sinistra'", dice il grillino pensando alle tante volte in cui è stata punzecchiato dal ministro dell'Interno, soprattutto quando si parla di migranti. "Adesso parlo da rappresentante di un'istituzione - aggiunge Fico - ma tutto il mio background appartiene alla nascita e alla costruzione del Movimento 5 Stelle".

E quel background grillino movimentista Fico se lo porta dietro. Tanto che oggi, intervenendo sul dl Fiscale, sostiene chiaramente che "sicuramente quel pezzo non può rimanere". Il riferimento è alla norma sul condono penale contestato da Di Maio e attribuito a una misteriosa manina. "È giusto andare avanti esclusivamente nel contratto. Se non si va avanti nel contratto non si può andare avanti", sostiene il presidente della Camera. "Io penso che il Paese deve stare tranquillo - aggiunge Fico - perché è nelle interlocuzioni normali di maggioranze e Governi che ci sia una discussione interna. Da questo punto di vista è sempre successo e sempre succederà.

Domani ci sarà il Consiglio dei Ministri e si vedrà, ma lo ripeto: si agisce all'interno di un filo rosso e questo filo rosso è il contratto. Se fossimo stati uguali alla Lega ci saremmo candidati con la Lega, ma non lo siamo e dobbiamo agire all'interno del contratto".

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