Ancora è presto per capire le regole e i criteri in virtù dei quali sarà applicata l'abolizione dei vitalizi per i parlamentari condannati. Ma c'è un elenco di chi potrebbe "rischiare". Da Dell'Utri a Forlani passando per Toni Negri. Le cifre vanno da poco meno di 2mila euro a 8mila euro al mese.
Per Marcello Dell'Utri a maggio scorso la Cassazione ha confermato in via definitiva la condanna a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa: percepisce un assegno mensile da 4.985 euro. Condannato per corruzione in atti giudiziari Cesare Previti percepisce invece 4.235 euro. Ed ancora, tra i condannati ai quali potrebbe essere applicata la tagliola c'è anche Arnaldo Forlani che, condannato in via definitiva a due anni e quattro mesi di detenzione per finanziamento illecito nell'affare Enimont, percepisce 6.062 euro. É di 5.573 il vitalizio di Paolo Cirino Pomicino condannato in via definitiva a 1 anno e 8 mesi di reclusione per finanziamento illecito dei partiti,(maxi tangente Enimont), poi ha patteggiato una pena di 2 mesi per corruzione (fondi neri Eni). C'è anche Claudio Martelli il cui vitalizio è pari a 4.992 euro; Gianni De Michelis coinvolto in Tangentopoli, un patteggiamento e un vitalizio da 5.517 euro. Alfredo Vito percepisce due vitalizi: uno da ex consigliere regionale e l'altro da ex deputato, in tutto 4.540 euro (5 miliardi restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli).
Tra le "rendite" più basse quella di Toni Negri (2mila euro) condannato per reati legati al terrorismo, Gianstefano Frigerio che percepisce 2.142 euro al mese, e Giuseppe Ciarrapico condannato per ricettazione fallimentare e bancarotta fraudolenta e un vitalizio da 1.824 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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