M eglio del 730 precompilato alla Matteo Renzi. Più semplice, visto che il contributo del governo di centrosinistra alla semplificazione fiscale richiede quanto meno una visita ai Caf o dal commercialista per inserire eventuali spese detraibili. Il modello dichiarativo dei redditi dell'era flat tax (se mai comincerà, come auspica il centrodestra) sarà semplicissimo. «Modello cartolina», promette il Mattinale .
La newsletter dei gruppi di Forza Italia alla Camera ieri ha pubblicato due esempi di come sarebbe il «730» se ci fosse la flat tax , elaborati degli economisti del partito di Silvio Berlusconi, basati sulla proposta lanciata dallo stesso ex premier. Un'aliquota unica, niente scaglioni di redditi. Unica «complicazione», dei correttivi che favoriscono le famiglie e gli investimenti. «Un adattamento al caso italiano dei modelli dichiarativi studiati da Hall e Rabushka», spiega il Mattinale .
Una cartolina appunto, (occupa mezzo foglio A4) con poche informazioni. Oltre alle generalità per identificare il contribuente (nome, cognome, indirizzo, codice fiscale dell'interessato e del coniuge), ci sono solo tre righe per i redditi. Stipendi, eventuali pensioni. Punto. Poi la parte delle esenzioni. Quella personale, quindi i primi 13mila euro, della quale ha parlato Berlusconi quando ha lanciato la flat tax . Nella versione italiana della tassa ad aliquota unica che ha rilanciato l'economia di molti Paesi, ci sono altre esenzioni a favore della famiglia. Altre due righe, al massimo, nella dichiarazione. La differenza tra i redditi e le esenzioni danno l'imponibile. E su questo si applica l'aliquota al 20%. Niente codici di tributo, aliquote e scaglioni. Un'altra riga per la quota di imposta pagata dal sostituto di imposta (il datore di lavoro) e poi la dichiarazione finisce con l'importo da pagare. Oppure l'eventuale rimborso nel caso di un credito.
Nella versione per le persone giuridiche, le righe di modello da riempire sono addirittura dieci. Al posto di stipendi ed esenzioni, fatturato e spese da detrarre (stipendi, acquisto beni e servizi e investimenti). Quattro righe per le eventuali perdite fiscali e relativi interessi e poi gli spazi necessari a tirare le somme: imponibile e onere fiscale.
«La cosa che salta all'occhio - commenta il Mattinale - è l'assoluta semplicità del modello formato cartolina, che chiunque è in grado di compilare senza ricorrere a commercialisti, fiscalisti e Caf. Un esempio concreto di semplificazione della burocrazia fiscale, che comporterebbe miliardi di risparmi in costi amministrativi».
La semplificazione, un modello fai da te è a ben guardare l'opposto della dichiarazione precompilata del governo in carica. Effetto della scomparsa della maggior parte delle detrazioni e deduzioni previste dal sistema italiano. Una giungla che comprende circa 720 agevolazioni fiscali, spesso ad personam. Nella maggioranza dei casi, regalie dei governi ai rispettivi elettorati, che si sono stratificate negli anni. Valgono 260 miliardi. I governi hanno cercato di metterci mano da anni, senza successo. Sono stati promessi tagli selettivi, cioè la cancellazione di detrazioni inutili o che riguardano interessi specifici. Ma nessuno degli ultimi esecutivi, centrodestra, centrosinistra o tecnici, ci è riuscito.
Il taglio netto della flat tax risolverebbe alla radice il problema di queste tax expenditures , agevolazioni fiscali che in realtà sono spesa pubblica. Poi, spiegò a suo tempo Berlusconi lanciando la proposta «in 38 Paesi questo sistema funziona benissimo e anche in Italia consentirà a tutti di pagare meno, e renderà più difficile e meno conveniente evadere le tasse».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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