"Gli incontri col Movimento fanno parte di una serie di meeting internazionali. Non pianificammo un lavoro specifico. Noi eravamo interessati molto al loro lavoro perché sono diventati il primo di questi Internet-party, partiti nati con Internet". A confermare i contatti tra i Cinquestelle e gli uomini di Vladimir Putin è Robert Shlegel, deputato della Duma fino al 2016, dove svolgeva la funzione di capo dell’Expert Council della Commissione parlamentare per le politiche sull’informazione, l’information technology e le comunicazioni.
Shlegel, in Russia, è noto per essere stato il capo di Nashi, la gioventù putiniana, impegnata nel formare attivisti online pro Putin e fu lui a suggerire alla Commissione centrale del partito di creare un elenco di blog e siti per condurre operazioni di agitazione su Internet. Fu sempre lui a creare gli account di tutti i deputati del partito di Putin nel social network russo più famoso, VKontakte. Nell'agosto del 2015 il Guardian rivelò che Anonymous International pubblicò un carteggio di mail hackerate ai danni di vari politici russi vicini a Putin, tra cui Shlegel, in merito a "un attacco troll coordinato ai siti web di importanti organizzazioni giornalistiche americane e inglesi, tra cui New York Times, Cnn, Bbc, Usa Today, Huffington Post". Fatto sempre smentito dallo stesso Shlegel.
Tornando ai rapporti tra gli uomini di Putin e i grillini, Shlegel, che è stato anche membro del gruppo della Duma per la creazione di un parlamento elettronico, fa nomi e cognomi e dice: "Alessandro Di Battista e Manlio Di Stefano? Ci hanno fatto in generale un’impressione positiva, quando ci siamo incontrati. Se l’accordo poi è stato formalizzato? Se c’è stata una forma di aiuto, politico o finanziario? Questo deve chiederlo a Zheleznyak". L'ex deputato russo mostra a La Stampa, che ha pubblicato la notizia, anche una foto di un incontro avvenuto a Mosca verso la fine del marzo 2016 in cui si vedono i deputati grillini Di Battista e Di Stefano insieme al potente e discusso Sergej Zheleznyak, un uomo che risulta inserito nella lista di politici e finanzieri russi sottoposti a sanzioni dall’amministrazione di Barack Obama.
Il sito di Russia Unita, il partito di Putin ha anche pubblicato un comunicato ufficiale in cui si parla di questo incontro e si spiega che è servito per parlare di un "format per una ulteriore cooperazione tra M5S e Russia Unita, esperienza nelle campagne elettorali e agenda internazionale", ossia il no da parte dei grillini alle sanzioni a Mosca..
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