Effetto Airbnb Milano? Bella ma non ci vivrei

Milano è bella, ma non ci vivrei. Ci verrei in vacanza, come a Venezia, dove peraltro lo Spritz costa 3,50 euro, meno della metà che sui Navigli

Effetto Airbnb Milano? Bella ma non ci vivrei

Milano è bella, ma non ci vivrei. Ci verrei in vacanza, come a Venezia, dove peraltro lo Spritz costa 3,50 euro, meno della metà che sui Navigli. Milano è bella ma non ci vivrei, anche perché gli affitti costano carissimo, sono aumentati negli ultimi anni del 40 per cento e gli stipendi solo del 5, e i giovani che vengono a studiare o a lavorare sono taglieggiati da padroni di casa esosi, e del resto è il mercato, bellezza. Nessuno ti ha chiesto di trasferirti dentro la «circonvalla» (anche quella esterna) e se lo fai è a tuo rischio e portafogli. «Le mie pigioni» potrebbe essere il memoir di un novello Silvio Pellico, a cui peraltro Milano ha intitolato una strada centralissima e per questo immobiliarmente inavvicinabile. Ma il mercato delle stanze e dei monolocali ikeizzati a disposizione dei «giargiana» che arrivano da fuori (ma anche dei pochi milanesi che una casa di proprietà non ce l'hanno) è drogato dal fatto che una buona fetta del patrimonio immobiliare è destinata agli affitti brevi o brevissimi, quella che passa per piattaforme come Airbnb e che si incarica di accontentare i turisti che hanno preso a riempire una città che un tempo non figurava nel Grand Tour italiano e coloro che sciamano qui per la Design Week, per la Fashion Week e per la Wine Week e per fortuna le week sono solo fiftytwo. Si sa che nei giorni del Salone del Mobile un appartamento va via a prezzi da cinque-stelle-lusso e vi è chi in quei giorni si fa ospitare da amici e parenti per lasciare i propri 60 metri quadri con balconcino ad architetti giapponesi e agguantare una tredicesima fuori menu. Per questo il sindaco Giuseppe Sala ha annunciato un giro di vite, supplicando il governo che gli consenta di applicare anche a Milano la misura studiata per Venezia, che impedisce di affittare le case a visitatori per più di 120 giorni l'anno. Sarebbero 15mila gli appartamenti privati sottratti al mercato degli affitti a lungo termine da proprietari che evidentemente preferiscono l'incerto a tanto che il certo a poco.

«Noi non vogliamo metterci contro il piccolo proprietario che ha un singolo appartamento in affitto da 50 mq, però un po' di regolamentazione sugli affitti brevi va fatta», dice il sindaco, strizzando l'occhio a «chi invece a Milano vuol vivere, e non solo cinque giorni durante il Salone del Mobile». Milano è bella, ma oltre al Salone serve anche un letto, un bagno e l'uso cucina.

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