Per Paolo Scaroni quello all'Enel è un ritorno. A Viale Regina Margherita il manager vicentino era stato amministratore delegato dal 2002 al 2005 prima di spiccare il salto verso l'Eni ai tempi del governo Berlusconi. Come tanti dirigenti ha iniziato la sua attività professionale nella consulenza a McKinsey, poi nel 1973 il passaggio al gruppo francese Saint-Gobain di cui dieci anni dopo diventò presidente globale della divisione vetro piano. Dal 1985 al 1996 è stato vicepresidente e amministratore delegato della Techint della famiglia Rocca. Nel 1996, Paolo Scaroni la chiamata in Gran Bretagna per ricoprire il ruolo di amministratore delegato di Pilkington, multinazionale del vetro allora quotata al London Stock Exchange. Poi, come detto, l'Enel, riposizionata sul core business energetico cedendo asset non strategici come l'operatore telefonico Wind (operatore telefonico). «L'unico modo per ringiovanire è cambiare», ha dichiarato in un'intervista al Financial Times al termine dei suoi 9 anni in Eni (dove si dice non avesse un grande feeling con l'attuale ad Claudio Descalzi). E, in effetti, sono molti i ruoli manageriali operativi ricoperti nella sua lunga carriera che attualmente lo vede vicepresidente della banca Rothschild, presidente di Giuliani Group e di Sicura.
Tratto distintivo, il look casual senza cravatta anche nei consigli di amministrazione. Passioni: le Dolomiti e il calcio. È stato presidente del Vicenza dal 1997 al 1999 e da 5 anni lo è del Milan. Con Cattaneo sarà un derby continuo.
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