La festa dopo 4 anni in sedia a rotelle. Precipita in un dirupo: morto con lo zio

Il 28enne si era appena rimesso in piedi, usava un deambulatore

La festa dopo 4 anni in sedia a rotelle. Precipita in un dirupo: morto con lo zio

Una giornata in montagna per mettersi alle spalle un passato doloroso per le conseguenze di un brutto incidente stradale in cui era stato coinvolto quattro anni fa e che lo aveva fatto finire sulla sedia a rotelle. Dopo una lunga e faticosa riabilitazione Andrea Cecca, 28 anni, di Tivoli, era riuscito a rimettersi in piedi e a camminare con l'aiuto di un deambulatore.

Sabato voleva far vedere i progressi che aveva fatto con la sua forza di volontà allo zio, Giorgio Bellachioma, 43 anni, nato a Tivoli ma residente da tempo a Crognaleto. Per questo avevano organizzato una gita sulla neve a Prati di Tivo, una località sciistica ai piedi del Gran Sasso. Doveva essere un giorno speciale. Una passeggiata in piazza, il pranzo al ristorante con le rispettive compagne, una donna di 58 anni e una ragazza di 22 anni. Poi il rientro a casa, percorrendo la statale 43, in direzione di Montorio al Vomano.

È stata una delle due donne, quella ferita in modo meno grave nell'incidente, a dare l'allarme dopo che la macchina dove viaggiavano, una jeep Renegade, è uscita di strada dopo un tornante nei pressi di Pietracamela, in provincia di Teramo, sfondando il guard rail e finendo in una scarpata. Al volante c'era lo zio di Andrea. La macchina è finita sul tornante più a valle, dopo un volo di circa una cinquantina di metri che l'ha completamente distrutta.

I due uomini, che erano seduti sui sedili anteriori, sono rimasti incastrati tra le lamiere e per loro non c'è stato nulla da fare, mentre le due donne si sono salvate perché sono state sbalzate fuori dall'abitacolo e sono riuscite ad aggrapparsi alle reti di protezione che trattengono i massi. Sono state recuperate con una delicata operazione di soccorso e trasferite all'ospedale Mazzini di Teramo. Sono ferite in maniera seria, ma non sono in pericolo di vita. Se la caveranno con qualche decina di giorni di prognosi. Sul posto sono intervenute quattro ambulanze del 118, insieme ai vigili del fuoco e ai volontari del Soccorso alpino e speleologico dell'Abruzzo, visto che il mezzo era finito in una zona piuttosto impervia. C'è voluta tutta la notte per raggiungere la carcassa della macchina e per riuscire a recuperare i corpi estraendoli dalle lamiere. Cecca e Bellachioma sono morti sul colpo.

Le due vittime vivevano a Crognaleto, nella frazione di Poggio Umbricchio. «Appena appresa la notizia - ha commentato il sindaco di Crognaleto, Orlando Persia - mi sono recato sul posto. La macchina era completamente accartocciata. Un fatto che distrugge me e l'intera collettività: la perdita di due giovani vite è sempre un momento difficile per il territorio».

In paese la storia di Andrea la conoscevano tutti. L'incidente che lo aveva privato dell'uso delle gambe risale al 2019, ma il ragazzo nonostante la giovane età non si era mai perso d'animo e si era sottoposto ad una dura riabilitazione per tornare a camminare e recuperare un minimo di normalità.

Ce l'aveva messa tutta e c'era quasi riuscito, con forza e determinazione aveva abbandonato la sedia a rotelle e da qualche tempo riusciva a camminare con il deambulatore. Purtroppo a volte il destino sa essere crudele.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica