Roberto Fico segna una linea rossa sul 25 aprile. E nel giorno della festa della Liberazione decide ti tornare all'attacco di Matteo Salvini, collega (mal digerito) del M5S al governo. Il presidente della Camera dei Deputati si è concesso in una intervista al Fatto Quotidiano dove ha criticato aspramente la scelta del ministro dell'Interno di non presenziare a nessun corteo di celebrazione dei partigiani. Scelta che Salvini fa da diversi anni, visto che praticamente non ha mai partecipato. Ma che quest'anno, in quelità di ministro, ha provocato non poche polemiche.
"Esserci sarebbe importante per qualunque rappresentante delle istituzioni, il 25 Aprile è la festa di tutti", dice Fico pensando a Salvini che invece di sfilare al fianco dell'Anpi ha deciso di andare a Corleone per "combattere la mafia". Neppure gli altri ministri della Lega ci saranno, nonostante gli affondi di Di Maio e degli altri grillini. Oggi il capo politico del M5S ha dedicato un intero post su Facebook alle "feste che si celebrano" visto che "il 25 aprile di 74 anni fa fu il momento fondante della nostra democrazia". L'antifona è la stessa da qualche giorno: Lega e Movimento puntano a differenziarsi politicamente in vista delle europee. Litigano e si urlano contro, soprattutto sui temi più scottanti, dall'immigrazione alla Liberazione.
Ma l'attacco più diretto a Salvini arriva proprio dalla terza carica dello Stato. "Il 25 Aprile è fondamentale, perché ci racconta le basi su cui si fonda la nostra democrazia - afferma Fico - Io rappresento le istituzioni di un'Italia antifascista, democratica e repubblicana". E a chi considera la Liberazione una festa di parte dice: "Celebra il ritorno alla democrazia. E non può appartenere a pochi. Se tutti oggi possono parlare liberamente è perché siamo usciti da una terribile dittatura". Il vicepremier della Lega non la pensa così e Fico lo ammonisce: "Anche i ministri del Carroccio non scenderanno nelle piazze. La trovo una lettura assolutamente sbagliata e fuorviante - attacca - Noi celebriamo quella Liberazione che permette a quei ministri di stare al governo.
Voglio però sottolineare che amministratori della Lega come il presidente Zaia saranno alle celebrazioni. Altro tema è la liberazione dalla mafia e dalla camorra, contro cui lotto da sempre. È una battaglia da combattere da parte di di tutti noi. Fare paragoni mi pare fuori dalla realtà".
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