Figliuolo: "Giugno, spallata al virus 20 milioni di dosi". Boom maturandi

Il generale apre il primo di 212 hub aziendali e lancia il mese che dovrà servire per superare il 50% dei vaccinati. Via libera anche alle farmacie. E le terapie intensive si svuotano: meno di mille

Figliuolo: "Giugno, spallata al virus 20 milioni di dosi". Boom maturandi

Giugno sarà il mese della «spallata» al coronavirus. Un mese che si apre con più di 35 milioni di dosi somministrate e il 20 per cento della popolazione che ha già ricevuto il richiamo. Oltre 12 milioni di persone sono quindi già completamente protette.

Finalmente le cifre in primo piano non sono più quelle della diffusione esponenziale del Covid19, ma le somministrazioni del vaccino che accelerano. Man mano che crescono le dosi inoculate scendono i contagi e le vittime. Il commissario all'emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, snocciola numeri positivi: «Giugno con l'arrivo di 20 milioni di dosi sarà il mese della spallata al virus», assicura Figliuolo forte del fatto che è già in consegna la fornitura di vaccini più consistente in un unico arrivo dall'inizio della campagna vaccinale. «Stiamo già distribuendo 3,5 milioni di Pfizer», prosegue Figliuolo. Una quantità che consente una partenza a razzo per il mese.

A contribuire alla spinta l'adesione dei giovani che si sono precipitati a prenotare i vaccini nelle regioni dove è stata loro offerta la possibilità. Nel Lazio, ad esempio, un vero e proprio boom di prenotazioni e inoculazioni per i maturandi. I ragazzi che stanno per affrontare l'esame finale del ciclo di studi vogliono affrontare l'estate liberi dai condizionamenti, dunque sono accorsi negli hub vaccinali.

Nella sola giornata di ieri 17mila maturandi nel Lazio hanno ricevuto la prima somministrazione oltre ad una copia della nostra Costituzione. Iniziativa «molto apprezzata», assicura l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, precisando che oltre l'80 per cento dei maturandi si è già prenotato. Anche in Campania si vaccinano i giovani tra i 17 e i 20 anni e i prenotati erano circa 20mila.

Figliuolo ha ricordato che due giorni fa Aifa ha licenziato Pfizer per 12-15 anni, una platea di 2,3 milioni da vaccinare. Per loro «dobbiamo affidarci al ruolo dei pediatri di libera scelta», sottolinea Figliuolo che ieri ha preso parte all'inaugurazione dell'hub vaccinale di Confindustria a Roma, il primo di un sistema che fa capo all'associazione di imprese che ne aprirà 212 in tutto.

Così alle farmacie e ai medici di famiglia si aggiungeranno le aziende nell'ottica di una progressiva eliminazione dei grandi hub vaccinali a favore di una rete capillare sul territorio. Al momento sono 2.658 i punti vaccinali attivi in tutta Italia e circa 800 se ne aggiungeranno. Le farmacie che hanno aderito alla campagna sono 11mila, qui al momento offrono il monodose Johnson & Johnson.

Crescono i numeri dei vaccini diminuiscono quelli di contagi, ricoveri e decessi. I ricoveri in terapia intensiva scendono sotto quota mille: 989 i posti letto occupati da malati di Covid19, meno 44 rispetto a due giorni fa, nel saldo tra uscite e nuovi ingressi, che sono stati 41 contro i 38 del giorno precedente. Le vittime sono 93 in 24 ore in aumento rispetto a due giorni fa quando erano stati registrati 82 morti. 2.438 i nuovi positivi in aumento rispetto ai 1.820 del giorno precedente. Sono 221.818 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati Il tasso di positività scende all'1,1 per cento dal 2,1 di due giorni fa.

E anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, che dall'inizio dell'epidemia è sempre stato

estremamente cauto per la prima volta apre all'ottimismo. «Abbiamo vissuto mesi non facili, ora siamo in una fase molto diversa. Credo che possiamo, con i piedi per terra, dare un messaggio di ragionata fiducia», assicura.

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