Il Fmi promuove l'Italia mentre il governo sfila dai pm

Gli analisti rivedono al rialzo il Pil 2016 all'1,1% : "Riforme impressionanti". Delrio ascoltato in Procura su Tempa rossa, Augusta e dossier 'ndrangheta

Il Fmi promuove l'Italia mentre il governo sfila dai pm

Nel giorno in cui il Fondo monetario rivede al rialzo la stima di crescita dell'Italia per il 2016 (da +1% a +1,1%, compensando parzialmente la revisione al ribasso di aprile) e parla di uno sforzo «impressionante» per le riforme messo in campo dal governo, continua la sfilata di membri dell'esecutivo davanti alla Procura di Potenza che indaga sulle estrazioni di petrolio in Basilicata.

Dopo l'ormai ex ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, quello per le riforme Maria Elena Boschi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio de Vincenti e il portavoce del ministro della Difesa Roberta Pinotti, tocca al titolare delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio essere ascoltato dai magistrati in qualità di persona informata sui fatti. L'appuntamento è stato fissato oggi a Roma. E per sentire quello che ha da dire Delrio sulle presunte pressioni subite per confermare il commissario del porto di Augusta ci sarà la squadra di investigatori potentini al gran completo. Il nome di Delrio è saltato fuori dalle carte dell'inchiesta su quello che i pm considerano un vero e proprio comitato d'affari capace di orientare nomine e pilotare appalti del quale avrebbe fatto parte anche Gianluca Gemelli, compagno dell'ex ministro Guidi, imprenditore del settore petrolifero, indagato anche nel filone siciliano. La Procura sospetta che il «quartierino romano» sia riuscito a far cambiare idea a Delrio, che pensava ad un candidato diverso da Alberto Cozzo per la carica di commissario straordinario dell'Autorità portuale di Augusta, dove il «clan» aveva interesse a realizzare interventi finalizzati a convogliare il petrolio proveniente dalle attività estrattive in Basilicata. Le presunte pressioni il ministro le avrebbe ricevute in particolare per mezzo del vicepresidente di Confindustria Ivan Lo Bello, indagato, che sarà interrogato domani. Cozzo fu in effetti riconfermato nell'incarico da Delrio, ma il ministro ha sempre negato di aver ricevuto pressioni al riguardo. Anche in Parlamento: «Poiché è in corso una riforma della governance portuale che cambia completamente il sistema in tutte le Autorità - ha spiegato durante un question time - laddove non vi fossero gravissimi problemi di conflitto abbiamo confermato le persone esistenti». Sul tavolo presumibilmente, anche il tema, emerso dalle intercettazioni, del dossier che sarebbe stato preparato contro il ministro dei Trasporti per accostarlo alla 'ndrangheta, rendendolo così ricattabile.

Delrio è soltanto l'ultimo membro del governo «scomodato» dai magistrati che stanno cercando di fare luce sul «quartierino». Per ascoltare il ministro Boschi, il 4 aprile, i magistrati sono andati a Roma. La sua audizione è stata ritenuta «necessaria» per chiarire tutti gli aspetti dell'emendamento che avrebbe sbloccato lo sfruttamento del giacimento di Tempa Rossa.

Tre giorni più tardi, quando si era ormai dimessa, la Guidi è stata sentita a Potenza. Poi è stato convocato il sottosegretario Claudio De Vincenti, il 10 maggio, in simultanea con il Consiglio dei ministro. L'ennesimo schiaffo dei pm al governo.

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