Forza Italia, Verdini al Cav: "Posizioni distanti, vado via"

L'incontro a Palazzo Grazioli si conclude con un nulla di fatto: le divergenze politiche rimangono inalterate. Nei prossimi giorni darà vita a un nuovo gruppo in Senato

Forza Italia, Verdini al Cav: "Posizioni distanti, vado via"

"Le posizioni restano distanti, ti confermo l'intenzione di voler andare via. Ho i numeri per fare un gruppo". Nel corso dell'incontro durato un paio d'ore, Denis Verdini ha spiegato a Silvio Berlusconi le motivazioni del suo addio a Forza Italia. Un incontro cordiale e corretto, riferiscono alcune fonti parlamentari, in cui però le divergenze sulla linea politica sono rimaste inalterate.

Che oramai Verdini avesse preso la sua decisione era chiaro, si trattava solo di capire il timing. Fallite anche le ultime mediazioni, l’ultima speranza era affidata all'incontro di oggi. Due ore di riunione concluse con una nuova fumata nera, questa volta quella definitiva. Di fronte a Gianni Letta, Fedele Confalonieri e Niccolò Ghedini, il senatore toscano ha ribadito le proprie intenzioni e le motivazioni che lo costringevano a lasciare Forza Italia: una linea di isolamento e di contrasto al governo anche su temi in cui Forza Italia era stata centrale (vedi le riforme) e una gestione del partito sempre più nelle mani del cosiddetto cerchio magico. Ferite troppo profonde, impossibili da rimarginare. "La stima e l’affetto personale non verranno mai meno - è sostanzialmente il ragionamento fatto dal senatore azzurro al Cavaliere - ma le nostre posizioni restano distanti, quindi ti comunico che vado via ho i numeri per fare il mio gruppo".

Dal canto suo il Cavaliere avrebbe ribadito di non aver intenzione di cambiare linea sul governo. "Di Renzi non mi fido", avrebbe ribadito più volte prendendo dunque atto della decisione di Verdini. "Evitiamo di alzare la tensione - avrebbe detto ai suoi - vedrete che riuscirò a convincere qualche senatore che inseguire questo governo non porta nessun beneficio". Verdini, da sempre detentore del pallottoliere di Forza Italia, pare abbia blindato con le firme di undici senatori il progetto di dar vita un gruppo a Palazzo Madama. I nomi sono più o meno noti. A sentire i "verdiniani", ci sarebbero almeno tre senatori "coperti". Anche la road map sarebbe stata studiata nei minimi dettagli: entro la prossima settimana (c’è addirittura chi parla di lunedì o martedì al massimo) verrà ufficializzato il gruppo al Senato. E poi lo stesso Verdini potrebbe tenere una conferenza stampa per spiegare i motivi dell’addio.

Che il senatore toscano curi tutto nei minimi dettagli non è un mistero, tanto che c’è chi parla anche di una nuova sede già pronta ed in attesa solo di essere inaugurata. La location, stando ai boatos del Transatlantico, è in pieno centro, nello stesso edificio dove c’era la sede del Psdi di Pietro Longo.

Ma l’idea che Verdini abbia numeri blindati non convince per niente Berlusconi, sicuro di poter usare la moral suasion per tentare di convincere qualcuno a ripensarci. "Avete visto che fine fanno quelli che lasciano il partito - ha ribadito anche ieri sera nel corso della cena con i senatori - si condannano all’irrilevanza".

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