L'Italia sott'acqua

Frane e vento, allerta in sedici regioni. Una vittima in Liguria, evacuazioni a Milano. Morti e dispersi in Francia e sulle Alpi svizzere

L'Italia sott'acqua
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Frane in Liguria e in Toscana, mareggiate sulle coste e bufere sulle Dolomiti. E ancora: una tromba d'aria nel Mantovano, i crolli a Roma, Bergamo e Brescia, il blackout a Torino, il Seveso e il Lambro osservati speciali a Milano. E poi il terrore per le vite umane: sei sciatori della stessa famiglia risultano tuttora dispersi sul Cervino, mentre nel Gard, in Francia, due persone sono morte e altre 4, di cui 2 bambini, mancano all'appello. È stata una domenica da dimenticare per l'ondata di maltempo che ha paralizzato quasi tutta l'Italia tra raffiche di vento ad oltre cento chilometri orari e bombe d'acqua. Solo in Lombardia ieri sono stati oltre 150 gli interventi dei Vigili del Fuoco, ma da Nord a Sud si registrano emergenze e allerte - al punto che anche per la giornata di oggi la Protezione Civile ha disposto l'allerta arancione per rischio idraulico in Emilia Romagna e quella gialla per altre 15 regioni.

I riflettori, comunque, restano ancora puntati sulla giornata di ieri: a Vicenza, che poco più di dieci giorni fa era finita sott'acqua, il centro operativo comunale è in preallarme per la piena dei fiumi, attesa per ieri sera. Non va meglio nel Nord-Ovest: una nuova frana ha infatti sfiorato una scuolabus sull'Aurelia a Pieve Ligure, il paese nel Levante di Genova dove due settimane fa un migliaio i residenti è rimasto isolato per un giorno a causa di un'altra frana. Sempre nell'Imperiese, a Monesi, 3 scialpinisti sono stati estratti vivi dopo essere stati travolti da una valanga, uno di loro non ce l'ha fatta. In Piemonte una trentina di strade sono state chiuse per smottamenti, registrati anche a Massa Carrara. Non è andata meglio in Lombardia, che mostra le sue ferite dopo la domenica di paura: abitazioni e capannoni scoperchiati, tetti semi-aperti, cantieri edili spazzati via. È lo scenario di Mantova dopo il passaggio di una tromba d'aria seguita da una bomba d'acqua. E mentre in Val Brembana sono scesi 40 centimetri di neve in sole otto ore, sul lago d'Iseo alcune imbarcazioni sono state sradicate dagli ormeggi per la potenza delle onde.

Ma è ad alta quota che si teme la tragedia: da sabato sei sciatori risultano infatti irraggiungibili sulle montagne sopra Zermatt, nel Canton Vallese in Svizzera. La comitiva era partita per un'escursione e mentre stavano compiendo la traversata di scialpinismo a 3700 metri di altezza è stata sorpresa dalla bufera. Secondo la Polizia locale, cinque dei sei dispersi fanno parte di una famiglia residente proprio nel Vallese. Il sesto è un cittadino svizzero di Friburgo.

Uno di loro era riuscito a contattare i servizi di emergenza nel pieno della tormenta e a fornire la localizzazione nei pressi della «Tete blanche», ma la tempesta rende difficili i soccorsi. Nell'Occitania meridionale il bilancio dice già di due morti, mentre mancano all'appello quattro persone, tra cui un padre e due figli di 4 e 13 anni trascinati dalle acque Dions, a Nord di Nimes.

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