Fratelli d’Italia in corteo a Napoli: "Basta coi burocrati di Bruxelles"

Oltre 30mila persone provenienti da tutta Italia hanno sfilato a Napoli per dire basta ai burocrati che stanno distruggendo il sogno europeo

Fratelli d’Italia in corteo a Napoli: "Basta coi burocrati di Bruxelles"

Tricolori che garriscono al vento, le note dell’inno di Italia che riecheggiano nelle strade e tanti volti allegri e sorridenti. È il popolo di Fratelli d’Italia, orgogliosamente sovranista e conservatore, che da ogni angolo del Paese è giunto a Napoli per lanciare la sfida ai burocrati di Bruxelles che hanno “appannato” la grande idea di una Europa unita.

Nessuno è contro l’Ue e nessuno auspica l’uscita dell’Italia dalla moneta unica. Tutti, però, desiderano un profondo cambiamento dell’indirizzo politico, sociale ed economico attuato fino ad oggi dagli eurogovernanti. Perché sovranismo ed europeismo sono concetti che possono convivere bene insieme.

Neanche il tempo incerto che minaccia pioggia ha scoraggiato i manifestanti dall’essere in piazza. Persone di tutte le età, accomunate dal desiderio di cambiare il volto all’Europa, sfilano con orgoglio nelle strade della città partenopea. Donne e uomini, vecchi militanti missini e di An, semplici simpatizzanti, tantissimi giovani che hanno scelto di impegnarsi in politica per il bene dell’Italia e anche bambini con i loro genitori, Perché, del resto, questa deve essere una festa. E festa sarà fino alla fine.

L’appuntamento è fissato alle 10:30 nella centralissima piazza Dante. È da qui, infatti, che parte il corteo che si muov in direzione di piazza Matteotti, luogo storico delle manifestazioni della destra napoletana.

Eppure, già due ore prima iniziano ad arrivare i primi manifestanti con le bandiere, gli striscioni e la loro straripante energia. Sotto la statua del sommo poeta si ritrovano i militanti che provengono da Reggio Calabria. Tanti i km percorsi ma l’evento è importante e merita la fatica fatta. Massimo, coordinatore di Fratelli d’Italia della città calabrese, mette subito le cose in chiaro. Sì all’Europa intesa, però, come federazione di Stati che conservano le proprie identità nazionali. Questa è la strada per battere la burocrazia che attanaglia Bruxelles. Un voto a Fdi significa rendere più forte l’Italia in Europa. Su mercati e difesa, ad esempio, per Massimo serve avere autorità, non possiamo essere sottomossi a chi ha massacrato il Paese in questi anni.

In piazza c’è anche Giovanni Donzelli, deputato eletto nella rossa Toscana. Quest’ultimo considera le europee un appuntamento fondamentale per cambiare tutti gli scenari politici. L’obiettivo, infatti, non è solo quello di porre fine alla maggioranza innaturale tra Pse e Ppe al parlamento europeo. Un successo di FdI potrebbe essere il preludio ad una nuova maggioranza in Italia senza i pentastellati.

Poco più in là, un anziano manifestante chiede, dopo le elezioni,“una collaborazione con la Lega e i partiti suoi alleati. Sì all’Europa, ma no a questa Europa di burocrati”.

Un nutrito gruppo proveniente da Avellino dichiara apertamente che “Fdi è la vera Destra, la Destra originale” perché “noi vogliano un’Italia sovrana, unita da nord a sud. I tricolori li abbiamo nel cuore e nel simbolo”. Un affondo rivolto alla Lega, partito “nel quale sta entrando la vecchia nomenclatura”. Un buon risultato di Fdi alle elezioni permetterebbe, inoltre, di ricostruire un asse di centrodestra anche in Italia. “Noi stiamo ponendo le basi per un governo di centro-destra”, dice lo storico esponente della Destra irpina Francesco D’Ercole, L’attenzione, però, è rivolta anche alle sempre più vicine Regionali “per prevalere sull’arroganza di De Luca che ha bloccato il prezioso lavoro iniziato da Caldoro”.

Altri partecipanti con le loro bandiere si dicono soddisfatti non solo di essere presenti al corteo ma anche della scelta di Napoli perché questo rappresenta un segno tangibile dell’attenzione verso il sud.

Dietro al loro striscione, i militanti provenienti da Castel San Giorgio chiedono, invece, un impulso nella difesa del sud e politiche adatte per sostenere famiglie ed imprese.

In piazza ci sono anche militanti arrivati dalla lontana Treviso. Marina Marchetto Aliprante, della federazione della città veneta, dichiara con entusiasmo di essere sempre presente a questi appuntamenti perché militanza ed ideali sono la forma più nobile che una persona può esprimere, soprattutto se l’impegno è profuso per il bene dell’Italia.

Alla manifestazione non può mancare Marco Nonno, combattivo consigliere comunale di Napoli, che ha dichiarato come Fdi sia l’unico partito sovranista e sociale, lontano dalla destra liberale che comanda a Bruxelles. Il partito di cui fa parte è una alternativa al sistema. “Lo siamo stati e lo saremo anche in futuro”.

La novità per il partito guidato dalla Meloni è l’accordo raggiunto con il Movimento nazionale per la sovranità. Il dirigente nazionale Rosario Lopa ha affermato che “ci sono candidati sovranisti che hanno messo al centro la rivalutazione e la valorizzazione del sud. Dopo le elezioni ci possono essere le condizioni per un accordo tra i gruppi sovranisti, conservatori e popolari. “Noi possiamo avere il ruolo chiave in questo progetto”.

Nel frattempo, il corteo si muove verso piazza Matteotti. Slogan, canti e sorrisi mentre i negozi lungo le strade di Napoli restano aperti ed i poliziotti osservato la situazione con tranquillità e senza indossare caschi. Qualcuno fa notare la differenza con le manifestazioni organizzate dagli estremisti dei centri sociali.

L’allegria si trasforma in immensa gioia quando dal palco viene annunciato che alla manifestazione sono presenti 30mila persone. La voglia di combattere dei sovranisti e conservatori c’è: Bruxelles è avvertita.

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