"Un miliardo di motivi" per votare il ddl taglia-poltrone. È l'espressione usata su Facebook da Luigi Di Maio per annunciare la riduzione del numero dei parlamentari, al vaglio della Camera dopo il via libera espresso dal Senato lo scorso 11 luglio. Secondo i calcoli del Movimento 5 Stelle, passando da 945 a 600 tra deputati e senatori si otterrà un risparmio di 500 milioni a legislatura.
Una stima giudicata troppo ottimistica dall'Osservatorio sui conti pubblici diretto da Carlo Cottarelli, che parla di minori spese per 47 milioni l'anno e un risparmio allo Stato dello 0,007% della spesa pubblica. Tanto che lo stesso Cottarelli, su Twitter, si è divertito a scrivere: "Qual è il numero che unisce il taglio dei parlamentari e James Bond? 007". Scettici anche alcuni deputati che, nonostante le indicazioni di voto dei loro partiti, si sono astenuti. Come Angela Schirò (Pd), per la quale la riforma voluta dai 5 Stelle comporta un "taglio lineare" che "acuisce uno squilibrio di rappresentatività nella circoscrizione estero, rispetto alle altre, portando a una rappresentanza simbolica". Anche Forza Italia, pur votando a favore, ha criticato il ddl taglia-poltrone. Il senatore Franco Dal Mas lo ha definito "una misura demagogica varata con spirito anticasta" che "non produrrà grandi benefici".
Ancora più feroce il commento del deputato di Fratelli d'Italia, Emanuele Prisco. Durante le dichiarazioni di voto sul taglio dei parlamentari, Prisco ha rivendicato che "Fdi è l'unico partito di opposizione che nelle tre precedenti letture ha espresso voto favorevole senza essere legato né da accordi programmatici né da contratti di governo". Poi il carico da novanta contro il governo: "Mentre noi stiamo discutendo del taglio dei parlamentari che produce un risparmio di circa 60 milioni di euro, Palazzo Chigi - ha accusato Prisco - spende 170 milioni per rifare il parco auto. Alla faccia dei tagli che ci propone il Movimento 5 Stelle, alla faccia dei privilegi dei politici: ai suoi ministri il M5S le auto blu le compra e le compra care".
Anche Fdi, come tutti gli altri partiti a eccezione di +Europa, ha votato a favore della riduzione dei parlamentari.
"Siamo l'unico partito di opposizione - ha aggiunto il deputato - che nelle tre precedenti letture ha espresso voto favorevole senza essere legato né da accordi programmatici né da contratti di governo, coerente con la propria storia". Quindi l'affondo contro Di Maio: "Si impegni a dire subito che si va a casa se dovessero mancare i voti al Pd", ha concluso l'onorevole.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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