G7, le misure di sicurezza a Taormina

Sono 10mila gli uomini delle forze dell'ordine messe in campo dal Viminale per vigilare sulla sicurezza di Taormina durante il Vertice del G7

G7, le misure di sicurezza a Taormina

Taormina, città blindata. Per garantire la sicurezza dei leader del G7, dopo il recente attentato di Manchester, sono state prese ulteriori misure di sicurezza.

Sono 10mila gli uomini delle forze dell’ordine chiamati a vigilare sulla due “zone rosse” della città. Il piano studiato dal Viminale prevede l'impiego di 7 mila uomini tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza e forze armate, a cui si sono aggiunti altri 2.900 militari. La parola d’ordine del ministro dell'Interno, Marco Minniti, è “coordinamento” tra tutte le forze di sicurezza in campo e tra i nostri servizi segreti e quelli degli altri Paesi per favorire un rapido ed efficace scambio di informazioni. All’ingresso dei Palazzo dei Congressi, che ospiterà le riunioni delle delegazioni internazionali e che si trova a pochi passi dalla caserma dei carabinieri, sono stati installati dei metal detector per effettuare i dovuti controlli a chiunque dovrà entrare. Oltre al pericolo terrorismo, a destare preoccupazione è anche il corteo dei ‘no G7’ che avrà inizio dopo l’assemblea che si terrà ai Giardini Naxos per "confrontarsi su economia, migrazioni, guerre, ambiente, conoscenza".

Oltre all’area di “massima sicurezza” è stata prevista un’area ad “accesso riservato” con la possibilità di entrarvi solo se a coloro che sono "appositamente autorizzati" dalle forze di polizia e a chi è munito di relativo badge. Dal punto di vista della viabilità vi saranno delle limitazioni al traffico che creeranno non pochi problemi ai residenti. Molte strade e piazze saranno chiuse e le autostrade potrebbero intasarsi. L’Enac (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile), dalle 10 di giovedì mattina alle 12 di domenica ha chiuso lo spazio aereo su Taormina e sulle aree limitrofe sia agli arei sia ai droni nel raggio fi 10 km dal centro della città. Sono esclusi da tale divieto i voli di Stato, i voli sanitari, i voli commerciali di linea e charter in arrivo e in partenza dagli aeroporti di Catania, Comiso e Reggio Calabria e quelli di emergenza. Sono stati, inoltre, vietati anche gli sbarchi di migranti dal Nord Africa. Per tutta l’intera settimana del G7, ossia da lunedì 22 a domenica 28, "il trasporto di armi, munizioni, esplosivi e sostanze esplodenti, nonché di gas tossici" è stato bandito in un'area abbastanza estesa. Fino al 30 maggio è stato sospeso il Trattato di Schengen, che prevede la libera circolazione degli europei tra i Paesi dell'Unione.

La Regione siciliana, per garantire la sicurezza dal punto di vista sanitario, ha inoltre predisposto sei ambulanze con all’interno la presenza di

un medico, 12 di soccorso, un elicottero, una tenda di decontaminazione, un'unità di bio-contenimento, 4 posti medici avanzati. In caso di attacco chimico o biologico sono state previste cinque ambulanze di rianimazione.

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