Garda, arrestato il tedesco. "Ubriachezza conclamata"

Kassen fermato al Brennero, rientrava in Italia. L'alcoltest era negativo, esami del sangue positivi

In foto, Umberto Garzarella, 37 anni (immagine da profilo Facebook)
In foto, Umberto Garzarella, 37 anni (immagine da profilo Facebook)

È stato fermato al Brennero alle 2.15 del mattino mentre stava tornando in Italia Patrick Alexander Kassen, il manager tedesco alla guida del motoscafo che nella notte del 19 giugno ha travolto nel Garda una piccola barca con a bordo Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, uccidendoli entrambi.

Poche ore prima del fermo nei pressi del confine di Stato a Vipiteno, per il 52enne era partito un mandato d'arresto europeo emesso dalla Procura di Brescia, temendo una fuga e la reiterazione del reato. I magistrati italiani aspettavano la convalida del tribunale di Monaco di Baviera, arrivata dopo alcuni giorni e dopo un'attesa per lunghi tratti intollerabile. Dopo la tragedia il turista tedesco - nella vita dirigente di una multinazionale leader nella produzione di computer - aveva accettato di sottoporsi all'alcol test (poi risultato negativo), era stato interrogato e poi rilasciato. E nei giorni in cui la Procura di Brescia ne chiedeva l'arresto, lui si trovava nella sua villetta a Monaco di Baviera per trascorrere del tempo con la famiglia.

Il suo avvocato, invece, fino a poche ore fa ha continuato a ribadire di non sapere nulla sul mandato d'arresto europeo firmato dal procuratore capo Francesco Prete, ma poi aveva assicurato: «Se verrà firmato, è certo che il mio assistito si metterà a disposizione e si farà trovare. Ci mancherebbe altro».

Ore concitate, quelle dello scorso weekend, fino all'epilogo turbolento prima dell'alba di ieri. Al vaglio degli inquirenti ci sono ancora diversi nodi da sciogliere, a partire dall'ipotesi di ubriachezza. Kassen, ora in mano alle forze dell'ordine e in attesa di essere condotto in carcere, viene ripreso dalle telecamere del rimessaggio barche di Salò alle 23.35 di quella tragica sera quando, dopo aver ormeggiato il Riva del suo amico, barcolla fino a perdere l'equilibrio e cadere in acqua. Pochi minuti dopo si trova in un hotel in centro a Salò con altri connazionali, sanguina al volto ma rifiuta il trasferimento in ospedale. Anzi, addirittura rimanda indietro l'ambulanza chiamata dai titolari dell'albergo allarmati dalle sue condizioni. Nonostante il test negativo all'alcoltest, lo stato di ubriachezza di Kassen sembra documentato da testimonianze, filmati e certificazioni sanitarie. Inoltre la velocità del motoscafo al momento dell'impatto, ricostruita tramite una simulazione notturna della Guardia Costiera, risulterebbe stimabile in circa 20 nodi, ben quattro volte superiore rispetto al limite di navigazione consentito. «È stato documentato il conclamato stato di ubriachezza» dicono gli investigatori».

«Era buio, non ci siamo accorti di nulla», si erano giustificati dopo lo schianto i due tedeschi, indagati per omicidio colposo e omissione di soccorso. Da chiarire, poi, c'è proprio il ruolo del proprietario del Riva, che si era alternato alla guida dell'Acquarama e che non ha accettato di sottoporsi all'alcoltest.

Le comunità di Salò e di Toscolano Maderno (paesi d'origine di Umberto Garzarella e di Greta Nedrotti) nelle scorse hanno dato l'addio ai giovani in due cerimonie strazianti. A chiedere verità e giustizia sono non solo le famiglie ma l'intera sponda bresciana del Garda, spezzata dalla tragedia consumatasi in una notte di inizio estate.

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