La protesta degli inquilini della case popolari del Comune di Roma si sposta da Casal Bruciato a Pietralata. La richiesta è sempre la stessa: l’accensione dei riscaldamenti. Nel comprensorio popolare di via Sante Bargellini 23, proprio come in via Satta, in via Angeli e in via Facchinetti, gli alloggi sono gelidi. Il problema riguarda 180 famiglie che attendono l’accensione dei termosifoni dal 15 novembre. La caldaia che serve le sei palazzine dello stabile è fuori uso e a nulla sono valsi reclami e segnalazioni. Non è servito neppure scrivere una mail allo staff del sindaco Raggi.
È passato più di un mese dal giorno in cui avrebbero dovuto accendere i riscaldamenti e più di due settimane da quando Mirella, 67 anni, storica inquilina di via Bargellini, ha scritto alla prima cittadina. “Lo scorso anno ci avevate comunicato lo stanziamento di una cifra per la sostituzione della caldaia. Cosa è successo? Ci aspetta un altro Natale al freddo pur continuando a pagare l’importo dei riscaldamenti? - si legge nella missiva - provvedete al più presto, non credo sia necessario indicare quanti anziani, bambini e disabili abitano questi sei edifici di otto piani. Speriamo in un riscontro. Vorremmo evitare di bloccare la via Tiburtina e finire sui giornali”. Quel riscontro però non c’è mai stato. E sull’onda delle rivolte di Casal Bruciato anche Pietralata si è organizzata: “Mercoledì 18 alle 15.30 - recitano gli avvisi comparsi da qualche giorno negli androni dei palazzi - siete pregati di scendere in cortile per discutere del mancato riscaldamento, siamo stufi delle prese in giro e di stare al gelo”.
Così nel primo pomeriggio una quarantina di residenti scende in strada al grido “Basta promesse, vogliamo un Natale caldo”. Minacciano di occupare via Tiburtina. Sul posto intervengono le forze dell’ordine per contenere la protesta. Fabrizio Montanini, presidente del Comitato Beltramelli-Meda-Portonaccio, è il megafono della protesta. “È una vergogna che la Raggi pensi a inaugurare le luminarie natalizie e a fare passerelle dimenticandosi delle persone, è l’ennesima conferma - denuncia - delle priorità di questa amministrazione”. “Siamo al freddo da un mese - racconta Daniela, 47 anni, mamma di un bimbo di 11 - eppure noi i riscaldamenti li paghiamo tutto l’anno. Possibile che non li accendano neppure a Natale?”.
Per cercare di riscaldare l’appartamento, lei, utilizza una stufetta elettrica. Una soluzione di fortuna che però fa lievitare le bollette della luce. Chi non se la può permettere, invece, è costretto ad arrangiarsi con giacche e coperte. “In questo comprensorio - continua Daniela - ci sono moltissimi anziani, è inaccettabile che nessuno si interessi a loro”. La rabbia non si stempera nemmeno quando arriva l’assessore all’Urbanistica, Patrimonio, Mobilità del IV Municipio, Andrea Mariotti.
Gli inquilini lo accolgono con una pioggia di fischi. Non gli credono. “Ci ha assicurato che risolverà il problema, speriamo non siano le solite promesse da marinaio, altrimenti - avvisa Montanini - torneremo a manifestare ancor più duramente”.
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