L'indagine della Procura di Milano aperta nei confronti del governatore della Lombardia Attilio Fontana (indagato per frode in pubbliche forniture) risveglia l'istinto giustizialista della maggioranza giallorossa. Pd e Cinque stelle chiedono le dimissioni di Fontana. Sembra l'occasione (l'inchiesta) per liberarsi di un avversario politico. Il centrodestra fa quadrato: il leader della Lega Matteo Salvini invoca una riforma contro l'uso politico della giustizia. Anche Fratelli d'Italia si schiera con il governatore. Mentre Alessandro Di Battista scomoda Giorgio Almirante pur di prendere parte al tiro al piccione: «In un Paese normale un leader che ogni giorno parla di legalità rispetto al tema dell'immigrazione, che va a Capaci a rendere omaggio - a favore di telecamere - a Giovanni Falcone, che parla di piccole e medie imprese e dei loro problemi a restare in piedi, non avrebbe mai pronunciato parole così scontate. Giorgio Almirante, politico ammirato da molti sostenitori di Salvini, diceva: Un ladro va messo in galera. Se il ladro è uno dei nostri deve avere l'ergastolo» L'ex parlamentare grillino rincara la dose: «Il giorno in cui Salvini non verrà più trattato da fascista ma da quel che è veramente, ovvero un cazzaro dozzinale ecco, quel giorno coinciderà con la fine politica di questo personaggio».
Il più duro contro Fontana è l'eurodeputato milanese del Pd Piefrancesco Majorino: «Per me Fontana se ne deve andare. È palesemente inadeguato, ha gestito malissimo la sanità in questi mesi drammatici e su di lui si allungano ombre significative che dicono, quantomeno, di un sistema poco trasparente». Analoga richiesta di dimissioni arriva da Barbara Pollastrini, deputata del Pd: «Giunta e presidente hanno perso credibilità prima dell'inchiesta giudiziaria. Dovrebbero solo dimettersi. Non si illudano di cavarsela con rimpastini». La sottosegretaria alla Sviluppo economico Alessia Morani ricorda il caso dell'Umbria (inchiesta sulla giunta Pd): «Salvini chiese elezioni in Umbria, perché non lo fa anche per la Lombardia? Per me Fontana fino a sentenza definitiva è presunto innocente ma Salvini dovrebbe smettere di dire bugie». Non manca all'appello il terzo partito di governo. «Credo la richiesta giusta sia quella delle dimissioni di Fontana - commenta il senatore di Leu Francesco Laforgia -. Qui la Lega ha fondato il suo potere. Qui la Lega deve fare i conti con il suo fallimento. Fontana dimettiti».
Il Carroccio difende l'operato del governatore lombardo e rilancia con Matteo Salvini: «Quando torniamo al governo la riforma della giustizia è una delle prime cose che abbiamo il dovere morale di fare». Anche Forza Italia si schiera con Fontana, l'assessore lombardo alla Sanità: «Posso urlare la sua serietà, l'onestà assoluta e la determinazione esclusiva a salvare le vite»i E c'è chi tira in ballo il segretario del Pd.
«La legge è uguale per tutti!», scrive su Facebook il deputato Claudio Durigon, coordinatore della Lega a Roma: «Unica differenza? Tra i camici gratuiti e le mascherine vendute da un negozio che vende led per 14 milioni. Fontana saprà spiegare anche questa situazione ma invece Zingaretti quando dovrà spiegare i milioni delle mascherine nel Lazio?».
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