La Giannini condannata a risarcire 9mila euro di danni a un ateneo perugino

Il ministro condannato per una delibera firmata quando era rettore dell'Università per Stranieri di Perugia

Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini
Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini

Stefania Giannini dovrà pagare 9mila euro di danni all'Università per Stranieri di Perugia di cui è stata rettore.

Lo ha deciso la Corte dei Conti dell’Umbria che ha condannato il ministro dell’Istruzione e un’altra decina di responsabili amministrativi e consiglieri di amministrazione dell’ateneo a risarcire un presunto danno per canoni d’affitto passivo ritenuti inutili relativi a locali da destinare a centro di aggregazione. In particolare la Corte ha riconosciuto un danno complessivo di circa 90mila euro a fronte dei 340 mila ipotizzati dalla procura contabile. Poco più di 9mila euro dei quali addebitati alla Giannini.

I fatti al centro del procedimento si riferiscono a una delibera con cui l’ateneo aveva approvato lo schema di contratto per prendere in affitto alcuni locali da destinare a centro ricreativo. Struttura che poi però non venne realizzata per questioni sorte successivamente.

"La contestazione si riferisce solo all’approvazione della delibera iniziale e non ai fatti successivi", ha sottolineato l’avvocato Mario Rampini, "La ritengo quindi insussistente perché in quel momento qualsiasi persona ragionevole avrebbe approvato un progetto per creare un luogo di aggregazione per i giovani e rilanciare l’immagine dell’Università dopo l’omicidio di Meredith Kercher".

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