"Giorgia Meloni ha avuto ragione sull'Ocean Viking"

Il successore di Marine Le Pen a "Quarta Repubblica" difende il governo sul caso delle Ong

"Giorgia Meloni ha avuto ragione sull'Ocean Viking"

Ieri sera Nicola Porro ha intervistato su Quarta Repubblica Jordan Bardella, giovanissimo leader del Rassemblement National, il partito dei lepenisti francesi. Bardella, che ha di recente preso il posto di Marine alla guida della formazione politica, ha peraltro ha origini italiane. Sul tavolo, manco a dirlo, il tema della gestione dei fenomeni migratori, con le cesure diplomatiche che hanno interessato il dialogo tra l'Italia di Giorgia Meloni e la Francia di Emmanuel Macron in questi giorni. «Mi dispiace - ha esordito Bardella, sottolineando come in Italia il centrodestra stia dimostrando coerenza - che la Francia intenda sanzionare l'Italia che sta mantenendo le promesse elettorali, cioè gestire l'immigrazione. Invece andrebbero sanzionate le Ong, l'estrema sinistra, che partecipano al traffico di esseri umani e che esercitano pressione sull'Europa per accogliere i migranti».

Incalzato da Nicola Porro, Bardella ha rimarcato come il governo italiano abbia agito bene in relazione al caso dell'Ong: «La nostra opinione - ha svelato il leader del Rn a Quarta Repubblica - è la seguente: Giorgia Meloni ha avuto ragione, ha fatto valere le ragioni degli italiani, non ha accolto la Ocean Vicking». E ancora: «Questa polemica non è nuova, ricordiamo il caso Aquarius che si era avvicinata alle coste italiane e poi alla Francia; all'epoca avevamo già denunciato l'appoggio nei confronti delle Ong che in realtà cercano i migranti vicino alla Libia o alla Tunisia per favorire poi i trafficanti e portare poi gli immigrati in Europa». Insomma, non si tratta soltanto di qualche caso ma di una prassi che per il vertice del partito transalpino necessita di cambiamenti radicali. Bardella non è convinto - come si sostiene nel Belpaese - che le politiche del presidente della Repubblica francese in materia d'immigrazione possano essere accostate alla cosiddetta linea dura: «In realtà - ha continuato - , il presidente Macron sta riscoprendo l'utilità dei controlli alle frontiere, ma soltanto in momenti di crisi. I migranti clandestini in Francia dovrebbero essere riaccompagnati nei Paesi di transito oppure in Africa. Dovrebbe essere applicata la legge e occorrerebbe anche una politica dissuasiva sull'immigrazione e in questo modo non ci sarebbero controlli alla frontiera a Ventimiglia».

La «dissuasione», per il lepenista, è quindi una delle soluzioni individuate per porre un freno ai flussi. C'è stato spazio anche per soffermarsi sulle origini italiane di Bardella: «Mia mamma è nata a Torino. Per me l'Italia è anche un Paese che conta molto perché sono lì le mie radici», ha raccontato.

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