Il gip di Trieste insulta la Serracchiani: "Un errore della Storia"

Frasi choc su Facebook del gip Giorgio Nicoli, poi costretto a scusarsi dopo l'ondata di polemiche. Ma la Serracchiani non la prende bene e accenna a possibili conseguenze

Il gip di Trieste insulta la Serracchiani: "Un errore della Storia"

La presidente del Friuli-Venezia Giulia Debora Serracchiani si è detta "sbigottita" quando ha scoperto di essere stata insultata su Facebook nientemeno che dal gip di Trieste Giorgio Nicoli, che non ha esitato a definire la governatrice un "errore della storia".

Teoricamente doveva essere uno sfogo, una risposta al consigliere comunale Claudio Giacomelli che chiedeva quale fosse la norma più dannosa approvata dall'attuale giunta regionale. Una domanda legittima, per carità. Peccato che non si possa dire lo stesso della risposta di Nicoli, che ha perso le staffe, esplodendo in un diluvio di improperi decisamente poco consoni alla sua condizione di magistrato.

"Credo che era meglio se la Serracchiani non fosse entrata in politica... l'incompetenza non ha colore... ma anche se lo ha... non cambia niente... danneggia tutti da destra a sinistra... il che è diverso dal meritarsi le critiche dell'opposizione... quello è normale in democrazia e va bene sempre... ma questa Presidente supponente e inconsistente lascerà dopo di sè il vuoto assoluto e credo che nessuno la rimpiangerà... una errore della Storia e basta".

Insulti assai pesanti, che stupiscono ancora di più in bocca ad un giudice. Specialmente se questo giudice in particolare è stato il gip del caso Rimborsopoli del Friuli, in cui il Pd era coinvolto nell'inchiesta sulle spese incontrollate (e per cui, a onor di cronaca, sono stati assolti 18 consiglieri su 22, ndr).

Immediata e furibonda la reazione dei democratici a Trieste e a Roma, mentre la Serracchiani parla "frasi dure e personali che ledono la credibilità dell'intero sistema delle istituzioni",

dicendosi "convinta che gli organi competenti sapranno cosa fare". Da parte di Nicoli, travolto dalle polemiche, sono arrivate delle scuse tardive che, a giudicare dalle parole dell'offesa, varranno a poco.

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