"La Lega non vota una non riforma, vuota e inutile". È quanto si legge in un nota del Carroccio riguarda al ddl giustizia.
"Siamo al lavoro per una reale riduzione dei tempi della giustizia - continua -, per un manager nei tribunali affinché diventino realmente efficienti, perché ci sia certezza della pena: colpevoli in galera e innocenti liberi. Sanzioni certe per magistrati che sbagliano o allungano i tempi, no a sconti di pena per i criminali e un impegno per la separazione delle carriere e anche del Csm per garantire giustizia efficiente, equa e imparziale. I cittadini non possono essere ostaggi di processi infiniti".
Il Cdm di ieri, tra stop e riprese, si è concluso con il gelo tra gli alleati di governo M5S e Lega. Per il Carroccio la riforma proposta dai Cinque Stelle è tutta da riscrivere. E ora arriva la nota: "Non votiamo una non riforma, vuota e inutile".
In Consiglio "da parte Lega sono arrivati una serie di no, di certe cose vanno fatte in altro modo. Alla prova dei fatti, però, queste proposte alternative non sono arrivate. Ed è lì che si vede se si vuol far saltare una riforma o dare veramente un contributo per migliorarla", ha subito attaccato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in una diretta Facebook.
"Peraltro si parla di temi che non hanno nulla a che fare con la riduzione dei tempi del processo penale, come la separazione delle carriere e la riforma delle intercettazioni. Mi viene quindi il dubbio che l'obiettivo sia far saltare la legge sulla prescrizione che andrà in vigore a gennaio - ha spiegato il Guardasigilli -. Per me è inaccettabile fare giochini di questo tipo sulla carne viva dei diritti delle persone, e mi auguro che non sia questo l'intento".
"La prescrizione non c'entra - ha subito replicato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini -. L'accordo era e rimane che la sospensione della prescrizione entrerebbe in vigore se sarà operativa la riforma della giustizia. Se non sarà così vorrà dire che ci sono 60 milioni di italiani processabili a vita".
E mentre Bonafede parla di "giochini", la Lega tira dritto promettendo di non votare. Continuano così ad aumentre i temi di scontro tra gli alleati al governo. Intanto le forze politiche all'opposizione premono per tornare presto al voto e mettere fine all'esecutivo giallo-verde.
Infine il ministro della Giustizia ha specificato la sua posizione su due punti che la Lega avrebbe voluto inserire nella riforma.
"La separazione delle carriere e la riforma delle intercettazioni sono due punti forti della politica sulla giustizia di Silvio Berlusconi. Dico alla Lega, sono aperto a tutte le proposte ma non stanno governando con Berlusconi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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