Matteo Salvini stamani sarà nuovamente a processo a Catania per il caso Gregoretti, ma con lui nella città etnea ci saranno anche i ministri Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese, ovvero due esponenti del governo di cui fa parte anche la Lega. Un fatto che appare quasi un paradosso. I due saranno infatti chiamati a dare la loro testimonianza sulla vicenda. «Conto che Di Maio e Lamorgese ricordino quello che è successo, a differenza di qualcun altro», ha chiarito il leader del partito del Carroccio, dichiarando all'Adnkronos di essere «assolutamente sereno». I capi di imputazione per il leghista sono sequestro di persona e abuso in atti di ufficio. Con lui ci sarà l'avvocato Giulia Bongiorno, ex ministro della giustizia e suo legale.
Salvini era già stato ascoltato lo scorso 3 ottobre nell'aula Bicocca dal gup Nunzio Sarpietro, dopo essere finito a giudizio dopo il via libera del Senato del febbraio dello scorso anno. Il Tribunale dei ministri aveva deciso di mandarlo a processo per aver «abusato dei suoi poteri privando della libertà personale 131 migranti a bordo dell'unità navale Gregoretti della guardia costiera italiana dalle 00:35 del 27 luglio 2019 fino al pomeriggio del 31 luglio». La Procura aveva chiesto l'archiviazione, ma poi anche gli ex colleghi di governo di Salvini, tutti dei 5 stelle, non si erano schierati a suo favore.
Eppure l'ex titolare del Viminale agì in accordo con gli altri ministri, seguendo la strategia politica precedentemente concordata, anche per la redistribuzione dei migranti.
Tra le prove presentate dalla difesa anche quelle relative a un «Gps per l'orientamento in mare che dopo il salvataggio fu trovato in uno zainetto» a dimostrazione di «una probabile presenza a bordo, tra i migranti, degli scafisti responsabili del traffico».
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