"L'associazione Rousseau usufruisce di 90.000 euro di soldi pubblici, versati dai parlamentari, dal mese di marzo 2018. Quindi ha ottenuto circa un milione di euro per implementare la piattaforma. Ad oggi non è dato di avere né una fattura o una ricevuta del versamento né un rendiconto puntuale di come sono stati impiegati questi soldi. Almeno dovrebbe funzionare come un orologio svizzero. Non riesco neanche a connettermi". Così scrive sul suo profilo Facebook la senatrice M5S Elena Fattori.
In un post scriptum la parlamentare rincara la dose: "Tutti i mesi verso 300 euro e chiedo gentilmente, internamente, una fattura e il rendiconto. Mai ottenuto risposta. Quindi astenersi dal dire 'i panni sporchi si lavano in casà o 'questi discorsi fateli internamentè perché non funziona".
Oltre alla Fattori, anche la Nugnes ha storto il naso e criticato la votazione on line sul caso Diciotti.
"Ritengo fondamentale la democrazia partecipata, ma per le questioni nazionali non si può relegare ai soli iscritti del M5s una decisione di questo tipo, ma andrebbe allargata a tutti gli italiani attraverso una piattaforma pubblica e certamente non attraverso quesiti monchi che già includono una risposta", ha scritto su Facebook la senatrice M5s, Paola Nugnes.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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