Andrea Acquarone
Una maledizione a «due ruote» o forse, più banalmente, l'ennesimo dramma di questo nostre strade sempre più affollate e distratte. Caotiche, spesso prepotenti, troppe volte incivili e illogiche.
E così mentre il mondo dello sport ancora piange la scomparsa di Michele Scarponi, il campione di ciclismo ucciso da un furgone durante un allenamento nelle strade della sua Filottrano, eccoci a raccontare un altro dramma fotocopia. Nicky Hayden, campione di motociclismo, uno abituato a rischiare la pelle in pista, travolto da un'auto mentre si allena in bici. È gravissimo, lotta tra la vita e la morte. Sembra una beffa, un destino crudele, non una nemesi ma la teogonia di divinità crudeli.
Il pilota statunitense, campione del mondo in MotoGp nel 2006 e da due stagioni protagonista in Superbike, è stato centrato ieri pomeriggio da un'automobile sulla provinciale Riccione-Tavoleto. Stava pedalando sulla sua bicicletta insieme a un gruppo di amici. È gravissimo.
Ancora troppo presto per parlare di colpe, responsabilità, azzardi o fatalità. La dinamica non è ancora chiara. I vigili, intervenuti sul posto parlano di impatto frontale-laterale. Il guidatore della Peugeot nera contro cui il 35enne americano ha finito la sua corsa, non è fuggito. Illeso ma in stato di choc, il parabrezza della sua macchina quasi sfondato dall'impatto con il corpo del pilota, ha chiamato i soccorsi. La bicicletta spezzata a metà, i pezzi in un fosso oltre il ciglio della strada. Si tratta di un 30enne di Morciano di Romagna (comune adiacente a Misano). I vigili arrivati sul posto parlano di urto frontal-laterale, sembra che Hayden, dopo aver sorpassato i compagni di pedalata abbia effettuato una sorta di inversione di corsia, forse una spavalderia, un po' come quando ti impenni e sgommi davanti alla bandiera a scacchi. Chi lo sa?
Nicky è stato trasportato all'ospedale Infermi di Rimini, inizialmente ricoverato in prognosi riservata con fratture, un forte trauma addominale e lesioni alla testa. Una volta «stabilizzato», è stato trasferito qualche ora più tardi, in elicottero, al Bufalini di Cesena, centro di eccellenza dotato di un reparto di neurochirurgia.
La notizia si è propagata come uno tsunami sul web, tanto da spingere la Red Bull Honda World Superbike Team, squadra per la quale Hayden gareggia nel circus del Wsbk, a twittare: «Grazie a tutti per il vostro supporto mostrato a Nicky dopo l'incidente. In questo momento sta ricevendo tutte le attenzioni da parte dei medici in Italia e dobbiamo essere pazienti... I dottori stanno lavorano alacremente, vi forniremo aggiornamenti appena disponibili».
Sempre lungo la rete scorrono, ormai ineluttabili e noiose, polemiche. Condite da insulti. Colpa di chi guida le auto «che sono come armi», degli automobilisti che non rispettano le regole, o delle regole sbagliate? Magari talvolta anche di chi dimentica che anche una bici è considerata «veicolo» e soggetta alle regole del codice della strada. Stavolta Hayden non era su un circuito, le responsabilità dovranno stabilirle i vigili.
Per la cronaca: nel Motomondiale Nicky ha disputato 218 Gp con tre vittorie in MotoGP e 28 podi. Nel 2006 conquistò il mondiale ai danni di Valentino Rossi. Dal 2016 Hayden è passato in Superbike con Honda, concludendo con il quinto posto in classifica generale. Adesso la sua gara è con la vita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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