Hotel messi in ginocchio dal meteo-terrorismo

Il presidente di Federalberghi: il nostro è il Paese del turismo non può essere danneggiato da tante previsioni sbagliate

Hotel messi in ginocchio dal meteo-terrorismo

Internet andrebbe maneggiato con maggiore cautela. D'accordo, social network, posta elettronica e giocherelli vari ci fanno sentire meno soli. Ma certe notizie in tempo reale mettono tutti in comune allarme anche quando non sarebbe il caso. Prendiamo il meteo, il settore che tira di più. Due siti, IlMeteo.it e 3BMeteo.it hanno acquisito notorietà a forza di previsioni quindicinali e avvisi di mitologiche perturbazioni: bravi loro a conquistarsi uno spazio importante. Il problema è che alla fine prendiamo i bollettini per oro colato, invece che cum grano salis. Del resto oltre i cinque giorni le probabilità che le previsioni siano confermate dai fatti non superano - di regola - il 50 per cento.

Ma siccome siamo in Estate, e ci piace sapere una settimana prima se splenderà il sole in spiaggia, se il web dice che sabato piove noi restiamo a casa fino a mezzogiorno. Un servizio per qualcuno, «meteoterrorismo» per altri, tipo gli albergatori. I quali la stanno prendendo malissimo, anche perchè gli affari (come tutti gli inizi d'estate) non vanno come dovrebbero. Sanno bene che è una battaglia persa prendersela troppo. Questa è la tecnologia del sempre connessi e informati, tornare indietro è impossibile.
Prova ad alzare la voce il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. «Affrontare una stagione turistica con lo spettro di previsioni meteo fuorvianti non fa bene alla nostra economia che è già in crisi. Questa cattiva abitudine fa pagare il prezzo ai cittadini e all'intero comparto delle imprese ricettive». La premessa di Bocca è che certi toni allarmistici nelle previsioni non sono carini, anche perché l'Italia, paese turistico, «non può né deve essere messo in crisi da previsioni inesatte». «Le errate notizie meteorologiche hanno inferto il colpo più duro al mercato dei week end - prosegue Bocca - e degli alberghi situati nelle varie località marine, soprattutto perché ormai le notizie arrivano una decina di giorni prima del fine settimana. Per una previsione approssimata in negativo seguono, a cascata, numerosissime, troppe cancellazioni alberghiere. Così è successo recentemente in Versilia, ma come abbiamo visto dalle cronache di questi giorni, potrebbe succedere ovunque». «Purtroppo - conclude - tutto ciò rappresenta un danno economico enorme per l'Italia».

L'umore è nero un po' ovunque. Nei giorni scorsi erano stati gli imprenditori turistici del Veneto a sbottare. Gli stessi che accusano da anni un «meteo sempre favorevole alle Dolomiti Trentine e avverso a quelle Bellunesi...». Anche da Jesolo il presidente degli albergatori locali Massimiliano Schiavon aveva usato toni duri. «Gli errori meteo di quest'estate, soprattutto degli ultimi fine settimana si sono tradotti in un disastro in termini economici per le imprese che operano nel litorale. Ormai siamo diventati tutti meteodipendenti: non si esce nemmeno a comprare il giornale senza aver prima consultato le previsioni del tempo. Se poco interessa delle nostre imprese, cerchino di essere più seri almeno nell'interesse dei turisti».

Insomma, un problema al quale sarà bene fare il callo: i web metereologi che sparano la previsione a lungo termine (sennò che gusto c'è) e gli esercenti che li aspettano al varco... quando toppano.

Comunque, tanto per gradire pare che nel fine settimana arrivi «Caronte». Fonte Sanò de Il meteo.it. É cattivissimo e ci farà schiattare dal caldo, sosterà in Italia almeno fino a fine luglio disturbato solo da qualche temporale al nord. Scommettiamo?

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