Via i controllori, sui bus arrivano i vigilantes

Ecco le novità contenute nel ddl di riforma del trasporto pubblico locale allo studio di Delrio

Via i controllori, sui bus arrivano i vigilantes

D'ora in poi a non pagare il biglietto del bus non rischiate solo una multa, ma addirittura di essere segnalati al Fisco.

Lo stabilice la bozza finale di riforma del trasporto pubblico locale che sarà a giorni sul tavolo del Consiglio dei ministri e che prevede, tra l'altro, l'utilizzo di guardie giurate e vigilantes (anche di società private) al posto dei controllori.

Come riporta il Corriere, infatti, nella relazione di accompagnamento del disegno di legge si precisa la volontà di "potenziare gli strumenti per la lotta all’evasione tariffaria (si parla di 450 milioni di mancati ricavi a livello nazionale) attribuendo maggiori poteri ai verificatori", specificando poi che "le attività di accertamento dei titoli di viaggio" potranno essere svolta anche da "personale esterno alle aziende di trasporto, da guardie giurate o da personale con la stessa qualifica appartenente a istituti di vigilanza privata" e che il ministero dell’Interno metterà a disposizione "agenti ed ufficiali con qualifica di polizia giudiziaria a supporto degli agenti accertatori" a carico dell’ente richiedente e per non più di 36 mesi.

Inoltre, stando sempre alle indiscrezioni, le telecamere di sicurezza installate a bordo dei veicoli e sulle banchine potranno essere usate per identificare evasori e trasgressori.

Che è nulla in confronto alla possibilità da parte dei gestori del servizio di trasporto pubblico di accedere alle banche dati della Agenzia delle entrate Siatel, che consente di avere informazioni anagrafiche e tributarie sui cittadini. Insomma, la possibilità di segnalare al Grande Fratello fiscale chi non paga il biglietto.

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