Milano. Campane a festa e gente sui balconi nel quartiere milanese di Silvia Romano, il Casoretto, che in questi lunghi mesi di ansia non ha mai fatto mancare il proprio appoggio alla famiglia della giovane rilasciata ieri in Somalia. Qui Silvia è cresciuta ed è andata a scuola. Alla notizia della sua liberazione, dopo che era stata rapita in Kenya il 20 novembre 2018, il sindaco Giuseppe Sala ha esultato: «Sono felicissimo, e i milanesi senz'altro anche, che la nostra concittadina Silvia Romano sia finalmente libera e a breve tornerà tra di noi - ha detto -. In un momento così difficile questa notizia è ancor più straordinaria. Ho appena sentito i suoi familiari e ho trasmesso loro l'affetto e la gioia dei milanesi. Silvia ti aspettiamo».
Contattata dall'Agi pochi minuti dopo l'ufficialità, la mamma della volontaria ha detto poche frasi: «Sono felicissima, frastornata, non me l'aspettavo. Non l'ho ancora sentita, sto aspettando una telefonata dalla Farnesina». Telefonata che è arrivata quasi subito. E il papà, Enzo Romano, all'Ansa: «Ora ho solo bisogno di pensare, di ragionare, finché non la vedo non mi sembra vero, è un momento delicato. La felicità è talmente grande che scoppia, non mi interessa di nessun altro, solo di riabbracciare mia figlia dopo 17 mesi». Tutto il quartiere alla periferia est di Milano ieri ha festeggiato. Dalle finestre del condominio di Silvia e dalle case vicine si sono affacciate decine di persone ed è partita la musica. Le canzoni amate dalla cooperante, poi tutti hanno cantato l'Inno nazionale. Le campane hanno risuonato nel quartiere ma anche altrove in città. «In un momento di grande dolore è bello che finalmente arrivi questa buona notizia che si attendeva da tanto - ha detto all'Adnkronos don Enrico Parazzoli, sacerdote del Casoretto -. Appena ho saputo della liberazione di Silvia, ho suonato le campane». Don Enrico ricorderà anche oggi nella messa via streaming la notizia della liberazione della giovane. «La ricorderò con grande gioia - ha aggiunto - come una notizia meravigliosa in un momento tanto brutto. Dirò anche che per una persona liberata, ci sono tanti altri che attendono di essere di nuovo liberi. Non dimentichiamoli». Al suo arrivo nella parrocchia, lo scorso settembre, il parroco era andato a trovare i genitori di Silvia: «Nel palazzo tutti parlavano di lei. Segno che nessuno l'aveva dimenticata. Si aspettava questa bella notizia. Ora è arrivata». Anche il governatore lombardo Attilio Fontana ha reagito con gioia: «Davvero un'ottima notizia.
Nell'esprimere grande soddisfazione, le invio un simbolico abbraccio a nome di tutti i lombardi». E l'ex sindaco ed europarlamentare Giuliano Pisapia: «Silvia ti aspettiamo! Dopo un anno e mezzo di attesa, finalmente la notizia della tua liberazione che tutti attendevamo! Un abbraccio, per ora virtuale!».
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