I guai del Pd in Campania Perquisizioni per De Luca Jr

Il figlio del governatore è indagato per tangenti su un giro di rifiuti. Faro del Csm sul rampollo di un Pm

I guai del Pd in Campania Perquisizioni per De Luca Jr

L'inchiesta su rifiuti&mazzette della Procura di Napoli, dopo aver coinvolto il candidato di Fratelli d'Italia Luciano Passariello, si abbatte fragorosamente su Salerno e sulla sua più importante dynasty politica. È indagato, infatti, con l'accusa di corruzione Roberto De Luca, figlio del governatore e assessore comunale del capoluogo. Ieri notte, l'abitazione e lo studio di commercialista di De Luca jr sono stati perquisiti dalla Squadra mobile. Di lui parla in un video del giornale online Fanpage.it un sedicente intermediario che, proponendo accordi illeciti per gli appalti per lo smaltimento delle ecoballe, chiede a un finto imprenditore una tangente del «15 per cento per Roberto». L'inchiesta coordinata dal procuratore Giovanni Melillo e condotta da un pool di pm tra cui John Henry Woodcock e Celeste Carrano, titolari anche del procedimento Consip-Romeo intreccia due diversi filoni, uno dei quali battuto dalla redazione di Fanpage.it con 7 video ricavati da 900 ore di immagini girate grazie all'ex boss delle ecomafie Nunzio Perrella. Che, fingendo di volere rientrare nel giro, con un giornalista in veste di factotum, ha filmato con la microcamera gli incontri con manager e camorristi del clan Cimmino.

Nel primo filmato mandato in onda c'è un pizzino con le cifre delle tangenti per funzionari regionali e politici segnate dal sedicente caposegreteria di Passariello, tale Agostino Chiatto (indagato) che però, in una nota, ha escluso di aver agito per conto del candidato di FdI e di essersi attivato «per provare a risolvere l'emergenza, che tuttora persiste, di smaltimento dei fanghi». Difesa a oltranza anche dal consigliere delegato di Sma Campania, società in house della Regione, Lorenzo Di Domenico che attacca Fanpage.it a proposito del suo incontro con l'«agente provocatore» Perrella: «Quando il signor Varotto (Perrella, ndR) asserisce che se mi servisse qualcosa lui provvederebbe io rispondo Grazie ma non mi serve nulla e non c'è niente da pagare, né a me, né ai capoimpianti, né a chiunque altro. Il signor Varotto, addirittura, mi propone serate hard ma io rispondo di avere moglie e figli a casa. Peccato che proprio questa parte sia stata tagliata ad arte per far emergere qualcosa di mistificato e diverso dalla realtà».

Ma, mentre la leader di FdI Giorgia Meloni chiede tempo per fare commenti («Spero che questa indagine si concluda come tutte le altre del pm Woodcock, cioè con un nulla di fatto»), è il governatore De Luca, unico nel Pd, a scendere in campo per difendere il figlio. «Abbiamo assistito a sceneggiature impensabili, con camorristi assoldati per fare grandi operazioni di intelligence ha detto . Mi ricorda il clima di due anni e mezzo fa quando venne fuori la lista degli impresentabili, nella quale io avevo un ruolo d'onore tra malfattori e delinquenti. Massima fiducia nella magistratura, comunque».

Ma pure la magistratura, a Salerno, ha qualche problema. Il Csm, infatti, ha deciso di aprire una pratica per incompatibilità per il procuratore Corrado Lembo. Il figlio Andrea, infatti, è candidato sindaco dei dem a Campagna, Comune sotto la giurisdizione paterna.

«È un accanimento ingiustificato, il segno di un'azione che mira a delegittimare me strumentalizzando mio padre ha commentato lui, avvocato rampante, amico di Piero De Luca, l'altro figlio (imputato per bancarotta) del governatore.

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