Roma - Il Fisco «semplifica la vita ai proprietari di 57 milioni di immobili». Comunicazione ufficiale dell'Agenzia delle entrate di ieri, relativa alla messa online e in chiaro dei metri quadrati delle abitazioni. Dato fino a ieri disponibile solo ai professionisti. «Da oggi - si legge nella nota - oltre ai dati identificativi dell'immobile (sezione urbana, foglio, particella, subalterno, comune) e ai dati di classamento (zona censuaria ed eventuale microzona, categoria catastale, classe, consistenza, rendita), sarà disponibile anche la superficie catastale nelle visure delle unità immobiliari censite nelle categorie dei gruppi A, B e C».
Novità che «manda definitivamente in soffitta i calcoli basati sui vani» secondo la prima versione del comunicato. Formula scomparsa nella seconda versione perché questo sarà il compito della riforma. Quello che non spiegano entrambe è che la «semplificazione» rischia di comportare rincari.
Le imposte principali, come l'Imu, la Tasi, l'imposta di registro continueranno ad essere calcolati sulla base dei vani, fino a quando non sarà varata la riforma. La Tari si paga già sui metri quadri, con un imponibile calcolato sulla superficie catastale. La novità di ieri faciliterà il compito ai sindaci che vanno a caccia di incongruenze tra le misure dichiarate e quelle che risultano al fisco. Facile immaginare che i sindaci in rosso cerchino di raschiare il barile contestando le misure dichiarate dal contribuente.
I soggetti più a rischio di una revisione potrebbero essere i proprietari di immobili che hanno aggiunto superficie, ad esempio chiudendo una terrazza, condonando, ma senza segnalare al catasto. Oppure proprietari di case vecchie, che non hanno registrato una planimetria (ce ne sarebbero oltre tre milioni). Sullo sfondo resta la riforma del catasto. Arriverà e per i contribuenti saranno dolori, soprattutto per i proprietari di immobili delle grandi città.
Qualche buona notizia, per ora solo virtuale, sul fronte della casa c'è e viene dagli emendamenti alla legge di Stabilità. La novità di ieri è quello della relatrice Magda Zanoni, senatrice del Pd, che esenta dal pagamento della Tasi anche i separati proprietari dell'abitazione lasciata all'ex coniuge. Serve a correggere la stortura che considera seconda casa l'abitazione lasciata all'ex coniuge. È anche un aiuto agli uomini divorziati. Forza Italia propone l'esenzione Imu per tutti i terreni agricoli. Un emendamento bipartisan riduce al 4 per mille l'aliquota Imu-Tasi per i canoni a regime concordato. Confermate le proposte per eliminare Tasi e Imu sulle abitazioni concesse in comodato d'uso gratuito a figli o genitori.
Spunta anche un emendamento che rende strutturale la cedolare secca sugli affitti al 10%. Poi, abrogazione dell'Imu e Tasi per Pmi culturali e studenti fuorisede. Sel, partito di Nichi Vendola, propone di dare ai sindaci il potere di requisire le case sfitte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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