San Paolo Oggi in Messico sono i narcos a fare affari d'oro con il Covid 19 e se in alcuni stati del paese molti cartelli erano già uno Stato a tutti gli effetti prima del virus, ora con il «corona» hanno assunto un ruolo sociale ancor più ampio e legittimato dall'approvazione popolare. Basti pensare alla 36enne Alejandrina Guzmán, figlia del boss Chapo Guzmán, che da un mese sta consegnando migliaia di casse di cibo - lei le ha ribattezzate «chapodespensas» - agli anziani di Guadalajara, capitale dello stato di Jalisco. Migliaia di vecchietti che con l'epidemia adesso la considerano «una figlia». Per rendersene conto basta andare sulla pagina Facebook che usa per promuovere il marchio di abbigliamento «El Chapo 701». Qui Alejandrina documenta come lei in persona stia portando casse di cibo con stampato il faccione del «babbo boss» alle persone che chiedono.
Sinora Alejandrina era assurta agli onori delle cronache solo nel 2012, quando era stata detenuta negli Usa con un passaporto falso. Oggi è una «star dell'umanitario» e ha creato persino una Fondazione per distribuire gli aiuti. Certo, è molto vicina a suo fratello Ovidio Guzmán, con cui il presidente Andrés Manuel López Obrador era giunto ad un accordo per far cessare l'assedio del Cartello di Sinaloa a Culiacán, l'ottobre scorso. Non stupisca: Amlo ha anche stretto di recente la mano della mamma del Chapo anche se il clan Guzmán è solo la punta dell'iceberg di questi rapporti Stato Mafia in salsa messicana. Basti pensare al sempre più potente Cartello Jalisco Nueva Generación e a Los Viagras, che, da quando è iniziata l'epidemia, continuano a distribuire pacchetti di cibo e articoli essenziali con il logo delle loro organizzazioni. Ma sotto i grandi cartelli, quasi come in una federazione, per gli esperti di intelligence oggi in Messico ci sarebbero circa 400 micro-gruppi criminali che consegnano al pueblo mascherine e cibo. «Il lockdown sta offrendo loro una possibilità unica per consolidare il controllo, ingraziarsi i residenti delle aree in cui operano e coltivare il supporto della popolazione», scrive il sito Insight Crime.
Da oggi sono ufficialmente circa 3500 i decessi da Covid 19 in Messico, anche se i morti potrebbero essere almeno il triplo, concentrati soprattutto nella capitale e superando così la barriera psicologica dei 10mila decessi. «Il governo messicano sta nascondendo centinaia, forse migliaia, di morti» accusa il New York Times.
Di certo ogni mattin, Amlo in conferenza stampa sottolinea ossessivamente i tre obiettivi: l'economia da far ripartire, la stampa da screditare e la corruzione dei predecessori. Peccato che, insieme ai «narcos parastatali», ignori la corruzione del suo esecutivo che, secondo molte denunce, con il business delle commesse sanitarie starebbe lucrando cifre astronomiche.
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