Giggino Di Maio, per motivi propagandistici, sferra un attacco trasversale alla Lega parlando di «deriva di ultradestra» e accusando il Carroccio di allearsi in Europa con «forze politiche che in alcuni casi arrivano a negare l'Olocausto». Che scandalo! Un'argomentazione che può fare presa su quella parte dell'elettorato che guarda o guardava con simpatia alla sinistra e che, quindi, è molto sensibile al tema.
Ma forse il finto smemorato Di Maio butta addosso all'alleato di governo l'accusa di andare a braccetto con neonazisti o roba simile proprio per far dimenticare che il M5s faceva parte dello stesso gruppo europarlamentare del Afd, quell'Alternative für Deutschland che accusato da più parti di lanciare messaggi xenofobi quando non razzisti e di avere fra i suoi militanti nostalgici del Terzo Reich.
E se nel (recente) passato del M5s c'è questo «peccato di gioventù», non è che il presente e dei grillini sia immune da «cattive compagnie».
Si va dagli attivisti antifratto e procannabis croati agli antiabortisti polacchi fino ai gilet gialli francesi.Insomma, adesso la compagnia europea dei grillini è un po' più variegata ma non è molto più raccomandabile di prima.
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