Dopo il caso sollevato da ilGiornale sui presunti abusi edilizi della famiglia Di Maio, qualcosa comincia a muoversi. E così sono iniziati questa mattina gli accertamenti della Polizia municipale di Mariglianella (Napoli) all'interno della proprietà di Antonio Di Maio, padre del vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio. Gli agenti sono arrivati nel terreno al civico 69 di corso Umberto intorno alle ore 10. All'interno del terreno sono presenti 3 manufatti sui quali dovrebbero concentrarsi le verifiche della municipale di Mariglianella.
Come ricorda il Giornale i terreni dei Di Maio sono stati acquistati con un atto davanti ad un notaio corca 18 anni fa. I vigili di fatto dovranno controllare i dati catastali e confrontare la documentazione fornita dai Di Maio con quella degli uffici comunali. Da i documenti delle Entrate, Antonio Di Maio sarebbe proprietario solo di due particelle di terreno su cui non dovrebbero esserci manufatti o immobili. Ma dalle mappe satellitari appare una struttura in muratura di cui lo stesso Antonio Di Maio non risulta in possesso. Ora toccherà ai vigili verificare la regolarità del terreno e del presunto immobile. E dopo le verifiche da parte degli agenti della locale è scattato il sequestro parziale per il terreno posseduto al 50% dal padre del vicepremier Luigi Di Maio, Antonio, e sede della impresa di costruzioni di cui era titolare. "Abbiamo sequestrato delle aree per la presenza dei rifiuti inerti e abbiamo preso le misure sugli immobili presenti per le verifiche con l’ufficio tecnico", spiega Andrea Mandanici, comandante della polizia municipale di Mariglianella che ha effettuato il sopralluogo questa mattina. Di fatto sarebbero stati trovati alcuni manufatti abusivi proprio sui terreni di Di Maio senior.
E dopo il sequestro è arrivata la reazione del vicepremier: "Per quello che ne so io di quello che accaduto stamattina - ha detto Di Maio a Bruxelles - c’è stato questo sopralluogo da parte della Municipale di Mariglianella, comune di 7 mila anime in provincia di Napoli, nella campagna di mio padre dove sono stati posti sotto sequestro dei materiali come secchi, bidoni, una carriola, dei calcinacci e un telo in plexiglass. Si stanno facendo accertamenti sugli edifici, sono terreni di mio padre e di sua sorella che vive al nord".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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