Islam, papa Francesco torna al Cairo dopo la "rottura" con Ratzinger

Papa Francesco si recherà ad Al Azhar, la prestigiosa università egiziana considerata "il Vaticano dell'Islam sunnita", con cui si erano interrotti i rapporti da dieci anni. La visita, su invito dell'imam Ahmad Al-Tayyib che era stato in Vaticano lo scorso maggio, rappresenta una netta inversione di rotta di Bergoglio. I rapporti con al Azhar erano stati di fatto congelati nel 2006 con il discorso di Ratisbona di papa Bendetto XVI che aveva pubblicamente denunciato le derive fondamentaliste dell'islam.

La lectio magistralis "Fede, ragione e università", tenuta da papa Benedetto XVI il 12 settembre 2006 all'università di Ratisbona durante un viaggio in Baviera, è una vera e propria pietra miliare nella teologia dei rapporti tra fede e ragione. Il discorso aveva, tuttavia, causato violentissimi attacchi dai musulmani che non avevano la citazione dell'imperatore bizantino Manuele II Paleologo, tratta da uno scritto sulla guerra santa redatto probabilmente tra il 1394 e il 1402: "Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava". Qualche anno dopo Ratzinger aveva, poi, denunciato un attentato ai copti di Alessandria tra i motivi per i quali è "urgente necessità per i governi della Regione di adottare, malgrado le difficoltà e le minacce, misure efficaci per la protezione delle minoranze religiose". Parole interpretate al Cairo come un'ingerenza politica. Tanto che il governo egiziano di allora aveva richiamato il proprio ambasciatore presso la Santa Sede e l'università sunnita aveva deciso, evocando anche il discorso di Ratzinger a Ratisbona, di sospendere il dialogo con la Santa Sede.

Papa Francesco ha lavorato con Al Tayyib per appianare lo scontro. Tanto che la visita dell'imam dello scorso 23 maggio in Vaticano era stata aperta dalla frase di Francesco "Il nostro incontro è il messaggio".

Ma la visita di Bergoglio in Egitto a fine aprile avrà ancora maggiore risalto mediatico e confermerà che tra i due capi religiosi probabilmente più influenti del mondo regna la stessa collaborazione che era stata raggiunta dai loro predecessori, papa Giovanni Paolo II e l'imam Mohammed Sayyed Tantawi.