Roma Un bosco in Israele, forse a Gerusalemme, dedicato al presidente dell'europarlamento Antonio Tajani, come omaggio al suo lavoro per «costruire ponti tra le religioni e tra Ue e le varie confessioni». Saranno diciotto alberi, nel simbolismo numerico ebraico tanti quante le lettere per scrivere la parola «vita».
Ieri, nella Grande Sinagoga di Bruxelles, che è anche la Sinagoga d'Europa, Tajani ha partecipato alla cerimonia in suo onore, in cui la comunità ebraica europea ha comunicato ufficialmente il riconoscimento e la sua motivazione.
«Questo momento - ha detto- è il risultato di un lungo cammino fatto insieme, per consolidare uno dei punti forti dell'Europa: il dialogo. D'altronde, ho messo il mio mandato di presidente del Parlamento europeo sotto il segno del dialogo con i cittadini sul futuro che si augurano per l'Europa. Le questioni prioritarie sono la lotta contro il terrorismo, la situazione economica e la disoccupazione, ma anche la gestione dei flussi migratori. E per ognuno sono convinto che l'Unione può ottenere risultati concreti. Sono ottimista, perché siamo forti e questa forza viene dalla nostra identità, che ci unisce più di quelli che vogliono dividerci».
Discorsi ufficiali alternati a concerti di violini, arpe e flauti, nell'incontro iniziato con l'apertura dell'Arca santa dell'Alleanza e con la benedizione per l'Unione europea, cui hanno partecipato autorità religiose, come il rabbino capo di Bruxelles e del Belgio Albert Guigui, il presidente del Concistoro centrale israelitico del Belgio Philippe Markiewicz, il rappresentante del vescovo del Belgio Jozef De Kesel, monsignor Guy Harpigny, il presidente dell'Executif des Musulmans de Belgique Sallah Echalloui.
«Bisogna impegnarsi - ha detto ancora Tajani nel suo intervento - per difendere la nostra identità e integrare il cambiamento. In questo contesto, le religioni hanno un ruolo chiave, perché rappresentano i valori che sono alla base della nostra civiltà: la tolleranza, la centralità della persona, la misericordia, la pace. Il dialogo tra la politica e le religioni è dunque fondamentale». Il presidente dell'europarlamento ha illustrato le iniziative già intraprese a Bruxelles per sostenere il dialogo interreligioso.
Ha ricordato la risoluzione sulla prevenzione della radicalizzazione, che ha dato un forte sostegno a molte iniziative politiche e progetti di legge in questo campo; l'impegno per il ruolo della scuola nella lotta agli estremismi; la difesa dei diritti delle donne; i rapporti con le associazioni che trasmettono «i veri valori dell'Islam».AMG
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