Sono 300 i lupi solitari pronti a colpire nel nostro Paese. A tanto, secondo quanto rivela Il Tempo, ammonta il numero delle persone attenzionate dal nostro antiterrorismo. Una lista di soggetti ritenuti a rischio perché vicini alla rete del terrorismo jihadista. Si muovono in autonomia come schegge impazzite che operano singolarmente o al massimo in piccoli gruppi chiamati "cellule" e ben cento di questi sarebbero "osservati speciali".
Poi ci sono i foreign fighters, gli italiani che combattono accanto allo Stato islamico in Siria e Iraq con i miliziani di Abu Bakr al-Baghdadi. Le moschee e i centri islamici dove si ritrovano diventano punti cruciali per l’indottrinamento, il reclutamento e lo smistamento dei soggetti però questi fenomeni sono presenti in tutta Italia anche dove non vi sono luoghi di culto. Le indagini sulla cellula terroristica smantellata a Merano dimostrano che in Italia c'era un'organizzazione «Rawti Shax», nata dalle ceneri di Ansar Al Islam e guidata dal mullah Krekar, che dal carcere di Oslo dava ordini per instaurare anche nel Kurdistan iracheno lo Stato Islamico. Un’intercettazione ha evidenziato come Roma sia l’obiettivo finale.
"Come facciamo a coordinare e portare la gente a Roma?", chiede uno dei terroristi arrestati al referente della cellula italiana, il quale risponde: "Io sono pronto ad andarci anche da solo se voi non venite".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.