Contro ius soli e ius culturae, Fratelli d’Italia è pronta a dare battaglia non solo in piazza, dove continua la raccolta di firme contro la cosiddetta “legge Boldrini” e la cittadinanza facile, ma anche in parlamento. Ad annunciare la mobilitazione è Giorgia Meloni in un video pubblicato nella sua pagina Facebook. La leader di Fdi ha così risposto al segretario del Pd Nicola Zingaretti che dal placo della convention di Bologna si è detto propenso a reintrodurre in agenda parlamentare la questione dello ius soli.
"Chiederemo con i gruppi parlamentari che si metta in agenda lo ius culturae e lo ius soli come scelta di campo del Partito democratico", aveva detto il segretario dem. "Ci battiamo perché al più presto si rivedano i decreti Salvini, dentro questo governo come scelta di campo. Ci batteremo con i gruppi parlamentari per far approvare lo ius culturae e ius soli, certo che lo faremo. Faremo una legge per parità salariale tra donne e uomini".La proposta, però, ha messo in subbuglio il mondo politico.
La Meloni, nel video lanciato su Facebook, ha dichiarato che"Zingaretti e il Partito democratico gettano la maschera e parlano chiaramente di voler introdurre la cittadinanza automatica per gli immigrati”. Meloni parla di un "inganno della sinistra verso gli italiani": secondo la leader di Fratelli d'Italia, i dem hanno nascosto la loro volontà di "dare la cittadinanza automatica agli immigrati" dietro la discussione sullo Ius culturae.
“Lo avevano chiamato Ius culturae, avevano detto che volevano occuparsi dei minori, ma i bambini sono usati come scudo umano, come pretesto per regalare la cittadinanza a tutti”. Per ostacolare in ogni modo possibile “questa vergogna Fratelli d’Italia continuerà la raccolta di firme e farà le barricate in Parlamento per fermare questa folle proposta anti-italiana".
La proposta di Zingaretti, però, non è piaciuta neanche ai suoi stessi alleati di governo. Il capo politico del M5s, Luigi Di Maio, ha replicato: "C’è mezzo Paese sott’acqua e uno pensa allo ius soli? Siamo sconcertati. Preoccupiamoci delle famiglie in difficoltà, del lavoro, delle imprese. Pensiamo al Paese, già abbiamo avuto uno che per un anno e mezzo ha fatto solo campagna elettorale".
Il ministro degli Esteri ha poi nuovamente rimarcato: "Col maltempo che flagella l'Italia, il futuro di undicimila lavoratori a Taranto in
discussione, qui si parla di ius soli: io sono sconcertato. Siamo al governo per governare e non per lanciare slogan o fare campagna elettorale". Nuove turbolenze in arrivo per il sempre più fragile governo Conte.
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