Non c'è pace per Ncd. Dopo l'intesa all'interno del Partito Democratico sul Jobs Act, il partito di Angelino Alfano aveva alzato la voce chiedendo un nuovo vertice di maggioranza. Poi gli animi sembravano essersi calmati, ma adesso la situazione è ancora precaria. Perché il sottosegretario al Welfare, Teresa Bellanova, ha annunciato che il governo depositerà martedì in Commissione Lavoro un emendamento alla delega sul Jobs act che riguarda l’articolo 18. La replica stizzita del Nuovo Centro Destra è arrivata a stretto giro di posta. "Non corrisponde a quanto concordato. Se vedessimo un testo diverso da quello che conosciamo, ce ne andremmo dalla Commissione e si aprirebbe un bel contenzioso nella maggioranza", ha tuonato Maurizio Sacconi.
"Confermo che c’è un emendamento che parla del tema del reintegro in caso di licenziamenti disciplinari, nessun maxiemendamento in vista", ha provato a chiarire il presidente della commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, aggiungendo che "al massimo c’è una riformulazione normale, niente di più e niente di meno". 538em;">L'emendamento che ha mandato su tutte le furie gli alfaniani dovrebbe prevedere il diritto al reintegro per i licenziamenti discriminatori e per quelli disciplinari gravi mentre per quelli senza giusta causa di natura economica sarà contemplato un indennizzo economico crescente sulla base dell’anzianità di servizio. Il voto finale alla Camera è previsto per il 26 novembre.
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