
Negli stessi minuti in cui in piazza San Pietro inizia la Messa funebre in memoria di Papa Francesco, in piazza di Spagna ci sono varie comitive di turisti pronti a fare il loro giro tra le bellezze della Capitale. Si parte con la scalinata di Trinità dei Monti per poi arrivare a Fontana di Trevi e da lì, passando per il Pantheon e piazza Navona, si finisce con Campo dei Fiori. «Sono circa 150 spagnoli e una trentina di italiani. Solo alcuni hanno disdetto all'ultimo per andare a seguire la cerimonia funebre del Papa, ma la maggior parte di chi aveva prenotato è qui», spiega Anna, la loro guida turistica. «Siamo stati in piazza San Pietro ieri, ma abbiamo deciso di venire qui perché in zona Vaticano oggi c'era troppa gente», dice Roberto, un uomo che si trova a Roma con la sua famiglia per il fine settimana. Pochi metri più avanti c'è una comitiva di 18 ragazzi provenienti dalla diocesi di Elmas nel Sud Sardegna per il Giubileo degli adolescenti, spaventati dalla «bolgia» di pellegrini che hanno invaso Roma, hanno preferito visitare il centro di Roma «tanto a San Pietro siamo stati già ieri e ci saremo anche domani». Sono decine i gruppi di giovani che hanno fatto la stessa scelta perché «anche come tempi era impossibile per noi arrivare fino a San Pietro oggi», dice Gianni, uno dei ragazzi di una parrocchia del Piemonte che passeggiano nei pressi di un'affollatissima Fontana di Trevi cantando «Emmanuel Emmanuel». Ma tra le persone che si incontrano lungo le strade del centro di Roma non ci sono soli i pellegrini «scoraggiati» dalla folla, ma anche molti turisti italiani che sono totalmente indifferenti a uno degli eventi più importanti dell'anno. «Il nostro era un viaggio turistico programmato da tempo. Non siamo interessati a visitare San Pietro o vedere il Papa perché non siamo credenti», dice Pietro, un uomo di Bari che è a Roma insieme alla famiglia e a una coppia di suoi amici. I ristoranti del centro sono pieni di turisti giapponesi, americani e inglesi che già intorno alle 11 del mattino sono intenti a pranzare piuttosto che a seguire il corteo funebre del pontefice argentino. «La morte del Papa è stata una coincidenza. Siamo qui per un compleanno», dicono sbrigativamente alcuni turisti italiani del Nord Italia che sono impegnati a farsi le foto davanti alle fontane di piazza Navona. «Siamo qui per il fine settimana. Abbiamo appena visto la mostra di Leonardo da Vinci e non pensiamo di andare dal Papa tanto ormai è morto», dice Filippo che cerca di dissuadere i suoi compagni di viaggio dal raggiungere il corteo funebre dicendo loro: «Meglio fare una preghiera piuttosto che fare chilometri per dire di aver partecipato al grande evento». E così, anche questo gruppetto di amici si dirige da Campo dei Fiori verso Castel Sant'Angelo in direzione opposta ai pellegrini che provengono dalla zona del Vaticano.
Lunghe file di turisti invadono anche vicino al Pantheon dove, tra giapponesi e sudamericani, spicca una coppia di giovani italiani totalmente disinteressata alle vicende della cosiddetta Roma papalina'. «Siamo atei e non abbiamo assolutamente previsto di andare in piazza San Pietro», ammettono candidamente.
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