Notte di sbarchi a Lampedusa. E con l'arrivo di altri 552 migranti tra la notte e l'alba di ieri l'isola è nuovamente al tracollo. L'hotspot, che ha una capienza di 250 posti, ospita più di 800 migranti per cui, forza maggiore, le condizioni di accoglienza non sono delle migliori. Eppure sono cicliche le partenze dei migranti dalla struttura organizzate dalla prefettura di Agrigento che anche questa volta ha redatto un piano per trasferire gruppi di persone sulle navi quarantena e altri in strutture sparse per lo Stivale.
La notte tra martedì e ieri è trascorsa dunque al lavoro per le forze dell'ordine che hanno intercettato in mare un peschereccio in difficoltà con 420 migranti. Le motovedette della guardia costiera e delle Fiamme gialle hanno poi agganciato 2 barchini con a bordo rispettivamente 7 e 23 tunisini e successivamente un barcone con 71 passeggeri. A questi nuovi ospiti dell'Italia si aggiungeranno presto i 572 migranti a bordo della Ocean Viking, nave della Ong francese Sos Mediterranèe che in meno di 72 ore ha effettuato 5 interventi nel Mediterraneo centrale e da martedì chiede un porto sicuro a Malta e all'Italia. «Oggi alle 11.26, abbiamo inviato una quarta richiesta alle autorità italiane, con le autorità maltesi in copia, dando loro anche un aggiornamento sull'urgenza della situazione a bordo» scrivono dalla Ong che sottolinea come entro venerdì finiranno le razioni di cibo. «L'incertezza e il caldo molti dei sopravvissuti sono al sole, sul ponte si aggiungono allo choc del viaggio e degli abusi subiti in Libia. La tensione sale». Ma Sos Mediterranèe ha preferito stare in standby piuttosto che puntare sulla Francia, Stato di bandiera, come aveva suggerito la leader di Fdi Giorgia Meloni. Per Matteo Salvini «non è accettabile che sbarchino tutti, ancora una volta, in Italia» e si è rivolto ai ministri dell'Interno e degli Esteri.
Se il governo continuerà a non prendere provvedimenti per impedire il flusso migratorio verso l'Italia, e se continuerà a rimandare alle calende greche la volontà di assumersi responsabilità d'azione risolutiva per scongiurare altri sbarchi a raffica, sarà come avere scelto che l'Italia venga travolta passivamente dalla massa di migranti che continua ad approdare, con le conseguenze a catena collegate all'accoglienza. Il dramma si consuma mentre l'Ue sta a guardare sottolineando che solo dopo lo sbarco potrà occuparsi degli eventuali ricollocamenti. E sarebbe anche l'ora che lo facesse. Con dati aggiornati a ieri dal Viminale sono 22.365 i migranti arrivati sulle nostre coste a fronte dei 7.554 dello stesso periodo del 2020 e di 3.054 del 2019. La maggior parte sono provenienti dalla Tunisia e dal Bangladesh. Oltre che Lampedusa anche la Calabria è stata porto di sbarco con 95 migranti col motore fermo intercettati in mare dalla guardia costiera al largo di Roccella Jonica.
Nel Trapanese si è registrato uno sbarco fantasma, precisamente a Capo Granitola, vicino Campobello di Mazara, è stato trovato abbandonato un barcone con scritte in arabo. I migranti sono riusciti a far perdere le proprie tracce.
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