I pentastellati continuano a perdere pezzi e la crisi nel Movimento sembra non avere fine. Dopo la sua espulsione dai 5S a seguito del voto contrario alla manovra economica del governo, Gianluigi Paragone torna a scagliarsi sul leader Luigi Di Maio. "Tutti sanno che i compagni di scuola e di paese di Di Maio sono stati piazzati nei ministeri, il Movimento non può fare questa cosa. Luigi non si dimette e farà di tutto per tenersi appiccicato a questo potere. È nella natura di un ragazzo di 33 anni che crede che è tutto merito suo", ha tuonato l'ex senatore 5S, ospite di Mezz'ora in più su Raitre.
"Nel Movimento Cinque Stelle ci sono visioni diverse - ha continuato Paragone -. Grillo è un progressista, Davide Casaleggio è invece un imprenditore che si scoccia di parlare di politica, è un ragazzo colto, preparato, che potrebbe essere valorizzato di più. È uno che legge ancora libri, cosa che il 90% del gruppo dirigente del movimento non fa più". Parole che confermano le forti tensioni tra i pentastellati. Malumori e cambi di casacca, verso la Lega o il gruppo Misto, sono ormai all'ordine del giorno e non fanno altro che aumentare sempre più il caos.
E così, mentre il Movimento 5 stelle va verso "una naturale implosione", Gianluigi Paragone vede un futuro politico insieme ad Alessandro Di Battista. "Io e Alessandro - ha spiegato l'ex pentastellato - sicuramente dobbiamo mettere in piedi qualcosa di culturale rispetto alle posizioni di un tempo di M5S, essere ancora antisistema". Paragone accenna dunque "non a una Fondazione ma pensiamo a un gruppo di lavoro, che trova nelle pagine social un elemento di condivisione" e anticipa che "magari daremo vita a uno spettacolo teatrale che spieghi il perché di certe cose. Siamo in contatto da tempo e abbiamo le idee chiare".
A breve quindi potrebbe iniziare la collaborazione tra i due big. Alessandro Di Battista aveva espresso subito solidarietà al senatore dopo l'espulsione di Capodanno. "Gianluigi è infinitamente più grillino di molti che si professano tale. Non c'è mai stata una volta che non fossi d'accordo con lui", aveva scritto Dibba in seguito alla cacciata di Paragone. Il gionalista aveva poi ringraziato l'attivista.
Una vicinanza che ha fin dal principio preoccupato molto i pentastellati. Ora l'annuncio di Paragone: "Alessandro Di Battista non so cosa farà in termini politici ma posso dire cosa faremo insieme in termini 'metapolitici', diciamo così, e culturali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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