Le misure restrittive attuate dal governo per limitare la diffusione dell'epidemia del nuovo coronavirus resteranno in auge almeno fino a Pasqua. La conferma arriva direttamente dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
"Nella riunione del comitato tecnico scientifico svoltasi stamattina – ha spiegato Speranza - è emersa la valutazione di prorogare tutte le misure di contenimento almeno fino a Pasqua. Il governo si muoverà in questa direzione".
Il messaggio è chiaro: è vero che ci sono segnali di un timido miglioramento, che i contagi sono diminuiti e i guariti aumentati, ma è altrettanto vero che sarebbe un errore forzare la ripresa adesso. Il rischio più grande è vanificare tutti gli sforzi fin qui fatti per contenere il Covid-19.
Dunque, chi sperava di poter tornare alla normalità prima delle festività pasquali, rimarrà deluso. Le buone notizie sul fronte dei contagi non faranno cambiare idea all'esecutivo, tanto che Giuseppe Conte è pronto ad annunciare la proroga dei blocchi. Secondo quanto riportato da Repubblica, l'ufficialità potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Il nuovo Dpcm, sostengono alcune fonti del governo, seguirà a un Consiglio dei ministri, previsto tra mercoledì e giovedì.
Prende così forma il piano di Conte. In prima battuta sarà attuata la citata proroga delle chiusure; una proroga, senza deroghe, che prolungherebbe le restrizioni ben oltre il 3 aprile, come inizialmente previsto. C'è poi da capire di quanto sarà spostato il traguardo. Al momento si possono soltanto fare ipotesi. La più probabile è lo spostamento della data finale delle restrizioni all'interno di un range compreso tra il 15 e il 18 aprile. In ogni caso le riaperture avverranno in maniera graduale.
Aumenta il bonus per 5,5 milioni di lavoratori
Nel frattempo il governo sarebbe pronto ad aumentare di 200 euro il bonus previsto per 5 milioni e mezzo di lavoratori, tra autonomi, partite Iva e stagionali. Ma anche commercianti, collaboratori, artigiani, lavoratori dello spettacolo e agricoli. Nel decreto di aprile la cifra da destinare a questa platea potrebbe passare da 600 a 800 euro.
Quasi sicuramente, sottolinea ancora Repubblica, la misura sarà sottoposta a specifiche condizioni. Ai beneficiari potrebbe essere richiesta la dimostrazione di essere entrati in crisi con lo scoppio dell'epidemia.
Emblematiche, a questo proposito, le parole rilasciate a Radio Capital dal viceministro Antonio Misiani: “È ragionevole chiedere e ottenere l'aumento della cifra. Lavoriamo per farlo, sia pure introducendo un minimo di selettività in più. Faremo tutto quello che è necessario".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.