Più si inasprisce la polemica tra gli alleati, più Matteo Salvini macina voti. Anche la questione giustizia porta consensi al ministro all'Interno un po’ come quando, solo dal 1994, la magistratura si interessa a Silvio Berlusconi perché in politica e gli italiani lo votavano a prescindere. Lo votavano perché incarnava il nuovo e scettici dell'azione giudiziaria contro il Cavaliere per niente attenzionato dal 1992 (anno di inizio della “politica giudiziaria”) al giorno in cui decise, 25 anni fa, di scendere in campo.
Salvini ha capito anche questo forte dei numeri dei sondaggi e delle piazze. Il sondaggio di Demos & Pi e Demetra certifica l’ascesa leghista. Se i Cinque Stelle undici mesi fa sono sopra il 32, oggi sono sotto il 25 (24.9%) mentre la Lega è a pochi decimi dal raddoppio registrando il 33.7%. I Democratici al 18.2, Forza Italia al 9.4%, Fratelli d’Italia al 3.3, Più Europa al 3, Liberi ed Uguali al 2.8, altri al 4.7%.
Ma non sono solo i numeri per il partito a far fare il "Fico" a Salvini, dalla sua anche la consapevolezza di esser visto come il vero uomo forte d’Italia. È il più gradito agli italiani anche se a pari merito con il premier Giuseppe Conte, ma questo non ha un partito alle spalle, staccando Luigi Di Maio ed ancor di più il possibile futuro leader grillino, Di Battista.
Infatti il 60% degli italiani gradiscono il leader leghista contro solo un 38% di connazionali che guardano con piacere all'ex viaggiatore grillono. Così come alla domanda di chi sia il leader dell’attuale esecutivo per il 56% lo è Matteo, per il 22 Conte e solo il 9% pensa a Gigino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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