Non hanno mostrato capacità di governo, hanno tradito i valori e Luigi Di Maio un leader debole. Queste tre frasi potrebbero essere attribuite a Silvio Berlusconi, Paolo Gentiloni, Matteo Renzi o Nicola Zingaretti ma sono il responso che gli elettori Cinque Stelle hanno dato al sondaggio della Index Research alla domanda: i risultati del Movimento 5 Stelle nelle elezioni e nei sondaggi, sono dovuti al fatto che...? E via alla disamina. Gli ultrà grillini per il 33,6% dicono che il calo sia dovuto per l’incapacità nel governare; per il 21,4% per aver disatteso le battaglie e di valori; il 15,7 per la debolezza di Di Maio e per un totale critico pari al 70,7%. Il subordine alla Lega ed un programma confuso rispettivamente il 12,1% e l'8,2%. Pur se le valutazioni rappresentano una totale bocciatura e svilimento rispetto alle aspettative, per il 49,6% i risultati dell’Abruzzo sarebbero solo una battuta d’arresto contro un 34,8% che invece li ritengono l’inizio di un declino irreversibile.
Continua la discesa nei sondaggi con un 22,3% contro la continua ascesa della Lega al 34,5%, un Partito democratico al 17,3%, Forza Italia all'8,3%, Fratelli d’Italia al 4,6%, +Europa al 2,9% ed altri di sinistra al 3,5%.
La fiducia al governo rispetto alle opposizioni ed all'Europa? Il 40% ha fiducia nell'esecutivo di Giuseppe Conte, il 26% nell’opposizione ed un 30% nell'Unione Europea.
Ancora fiducia a Matteo Salvini considerando il livello di gradimento rispetto ai provvedimenti varati dal governo.
Il 45% pro "quota 100", il reddito di cittadinanza apprezzato dal 37%, bocciato lo stop alla Tav perché apprezzato solo dal 25% ma il 52% plaude alla flat tax per le partite iva fino a 65mila euro, anche questa una battaglia tutta salviniana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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