"L'epidemia mi impedisce le cure e l'intervento"

I negazionisti e chi si ostina a dire che il Covid è una banale influenza dovrebbero leggere storie come quella di Martina Luoni, che ha un cancro al colon, alla quale l'epidemia ha tolto la possibilità di curarsi e di fare un intervento salvavita.

"L'epidemia mi impedisce le cure e l'intervento"

I negazionisti e chi si ostina a dire che il Covid è una banale influenza dovrebbero leggere storie come quella di Martina Luoni, che ha 26 anni e un cancro al colon metastatico diagnosticato tre anni fa, alla quale l'epidemia ha tolto la possibilità di curarsi e di fare un intervento salvavita. Martina ha postato un videomessaggio su Instagram per raccontare la sua storia di paziente oncologica ai tempi dell'emergenza.

Parole pesanti come macigni, le sue, che parlano di cure diventate percorsi a ostacoli, di chance importanti per il futuro, come la conservazione degli ovuli, cancellate, di visite e operazioni chirurgiche che saltano. Tutto perché negli ospedali, ormai, c'è spazio e tempo solo per il Covid. Una testimonianza che finisce in un appello: «L'attività chirurgica è sospesa negli ospedali, capite? Un intervento come il mio potrebbe essere salvavita, ma non ci sono solo io. Parlo per me, ma credo di dar voce a tante persone che sono nella mia situazione: ci vengono annullati gli interventi, ci vengono tolte le visite, la situazione è grave. Quando dite questa è un'influenza, ma io sono giovane, dovete pensare che i vostri familiari possono aver bisogno di cure mediche non per il Covid. C'è tanto altro e il sistema sanitario è talmente in sofferenza che non può curare», dice Martina. Un calvario il suo. La malattia l'aveva sconfitta, ma nel 2019 ha ripreso a correre. Poi a marzo, esplode il Covid, arriva il lockdown e il sistema sanitario comincia a soffrire. Oggi più che mai. «Un ospedale - racconta la ragazza - non mi ha neanche preso in cura. Mi ero rivolta al San Raffaele per fare la conservazione ovarica. Era tutto programmato, avevo la visita. Due ore prima mi chiamano per dirmi che gli ambulatori erano chiusi causa Covid. Mi è stata tolta, non per colpa del San Raffaele ma per la pandemia, l'opportunità di conservare i miei ovuli». Avanti con le terapie, i controlli, fino alla speranza di un intervento.

Martina arriva al pre-ricovero, poi le dicono che l'attività chirurgica è sospesa. «Non so con chi prendermela perché anche stare ai piani alti e prendere decisioni non è facile - ammette - ma sicuramente non è la scelta giusta annullare gli interventi salvavita e mettere in pericolo delle persone».

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